Il programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni europee 2024: il testo completo in Pdf e le principali proposte per l’Ue di Giorgia Meloni che sarà candidata in tutte le circoscrizioni.
Programma Fratelli d’Italia europee 2024: la versione completa in Pdf - visionabile e scaricabile tramite il box in calce all’articolo - e le principali proposte elaborate per l’Unione europea.
Giorgia Meloni sembrerebbe avere molto a cuore le elezioni europee 2024, tanto da decidere di candidarsi in prima persona come capolista in tutte e cinque le circoscrizioni, un modo questo per massimizzare al meglio il suo “brand”.
Una strategia che è sfociata nella richiesta da parte della premier ai suoi elettori di scrivere sulla scheda soltanto “Giorgia”, con tanto di ricorso allo stratagemma di presentarsi come Giorgia Meloni detta Giorgia.
Del resto anche il programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni europee è stato chiamato “Con Giorgia, l’Italia cambia l’Europa”, un modo questo per mettere ulteriormente la premier al centro di questa campagna elettorale.
Diamo uno sguardo allora al programma elettorale di Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che dopo aver “conquistato” l’Italia vuole adesso essere protagonista anche a Bruxelles.
Programma elettorale FdI elezioni europee 2024
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le principali proposte contenute nel programma elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni europee 2024, voto in cui Giorgia Meloni punta a ripetersi dopo l’ottimo risultato delle ultime politiche.
Lavoro
- Limitare il peso amministrativo e burocratico derivante dalle normative Ue, in particolare per le micro, piccole e medie imprese. Applicare effettivamente lo Small Business Act e il principio “one in, one out”: nessuna nuova legislazione senza una preventiva valutazione d’impatto sulla vita delle imprese.
- Equiparare imprese e professionisti per quanto riguarda incentivi e sostegni.
- Individuare risorse non spese nell’ambito del bilancio UE da utilizzare per la detassazione verso le aziende che creano nuova occupazione di qualità, sul modello italiano del “più assumi meno paghi”.
Agricoltura
- Rivedere la Politica Agricola Comune (PAC) rimuovendo le norme che riducono le superfici coltivabili e il reddito degli agricoltori, innalzando il limite previsto per gli aiuti di Stato e introducendo una moratoria sui debiti.
- Rivedere la normativa sul “Ripristino della natura” per non penalizzare l’agricoltura e l’allevamento.
- Proseguire la battaglia contro la produzione e commercializzazione di carne e cibi sintetici.
- Contrastare l’adozione obbligatoria di sistemi di etichettatura nutrizionale dei prodotti alimentari, come il Nutriscore, che penalizzano le eccellenze italiane e la dieta mediterranea.
- Attuare il principio di reciprocità: aprire il mercato UE alle produzioni provenienti da Paesi extra-europei soltanto se rispettano gli standard sociali e ambientali richiesti ai nostri prodotti.
Ecologia
- Applicare i principi di sussidiarietà e di proporzionalità previsti dai Trattati fondativi dell’UE alle politiche ambientali, affinché le strategie per il raggiungimento degli obiettivi climatici siano decise dai singoli Stati membri, compatibilmente con i modelli industriali e le specificità dei diversi contesti.
- Modificare radicalmente la direttiva sulle “case green” per tutelare i proprietari di immobili ed efficientare il patrimonio edilizio in modo graduale e sostenibile, prevedendo adeguati incentivi a livello Ue.
- Cancellare il blocco alla produzione di auto a motore endotermico dal 2035: rilanciare il settore automotive secondo il principio di neutralità tecnologica, investendo su tutti i carburanti alternativi e non soltanto sull’elettrico, e sviluppare la filiera dei biocarburanti tutelando le imprese dell’indotto.
- Scorporare gli investimenti nella transizione verde dal calcolo del rapporto deficit/PIL.
Salute
- Prepararsi ad affrontare eventuali minacce per la salute a carattere transfrontaliero investendo sulla prevenzione e attraverso la cooperazione in campo medico, sanitario e farmacologico, senza violare i diritti fondamentali dei cittadini o scavalcare le prerogative dei singoli Stati membri.
- No al green pass globale proposto dall’OMS e dall’Ue.
- Fare luce sugli errori commessi nella gestione della pandemia e garantire giustizia alle persone che hanno subito danni permanenti dopo la vaccinazione contro il Covid-19.
Famiglia
- Considerare la spesa pubblica finalizzata alla natalità come un investimento di carattere produttivo.
- Investire una significativa parte del bilancio europeo per finanziare le politiche di supporto alla famiglia e alla natalità intraprese dagli Stati membri.
Economia
- Migliorare il Patto di Stabilità e Crescita nell’ottica di una maggiore flessibilità, tenendo conto delle esigenze finanziarie degli Stati membri.
- Escludere dal computo di deficit e debito le spese per investimento collegate alla transizione verde e digitale, nonché quelle per la difesa.
- Rafforzare il dialogo con la BCE affinché i tassi di interesse ufficiali possano essere ridotti fortemente, a beneficio di mutui e altri finanziamenti.
- Introdurre “dazi di civiltà” nei confronti degli Stati che non rispettano i nostri standard qualitativi e le buone pratiche ambientali.
Concorrenza
- Difendere la proprietà intellettuale e il patrimonio brevettuale europeo, sviluppando il sistema del brevetto unico europeo e la giurisdizione del Tribunale unificato dei brevetti dell’Ue.
- Implementare la normativa Ue sul riconoscimento delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali.
- Assicurare la qualità del servizio taxi per tutti gli utenti, ferma restando la necessità di evitare fenomeni di concorrenza sleale da parte di grandi piattaforme di intermediazione.
Immigrazione
- Promuovere accordi di cooperazione con gli Stati terzi per il contrasto all’immigrazione clandestina, per fermare le partenze e per la gestione in loco delle domande di asilo e dei trattenimenti per i rimpatri.
- Rafforzare il controllo delle frontiere dell’UE, potenziando il ruolo di Frontex, Europol ed Eurodac.
- Prevedere quote di immigrazione regolare attraverso l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Difesa
- Proseguire nell’impegno a prevenire e risolvere ogni conflitto, per una pace giusta in Ucraina e per il perseguimento del principio “due popoli, due Stati” in Medio Oriente.
- Sostenere l’operazione Aspides, sotto il comando tattico italiano, avviata per garantire la sicurezza della navigazione delle navi Ue nel Mar Rosso e tutelare l’economia italiana ed europea.
- Proseguire nel processo di riunificazione europea, secondo un approccio basato sul merito, sia nei confronti dei Paesi dei Balcani occidentali, sia nei confronti di Ucraina, Moldova e Georgia.
Energia
- Investire in ricerca e sviluppo sull’innovazione in campo energetico, compreso il nucleare da fusione più sicuro, stabile e pulito per rendere l’Italia energeticamente sovrana e indipendente.
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