Il programma elettorale del Pd per le elezioni europee 2024: il testo completo in pdf anche in download e le principali proposte del partito guidato da Elly Schlein.
Programma Pd europee 2024: sono tante le proposte dei dem per l’Unione europea, con Elly Schlein che ha deciso di candidarsi in prima persona per cercare di migliorare il risultato ottenuto alle politiche del 2022.
Le elezioni europee 2024 si terranno in data 8 e 9 giugno, in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative e le regionali in Piemonte. L’Italia sarà chiamata a eleggere 73 euroodeputati attraverso un sistema di voto proporzionale con una soglia di sbarramento fissata al 4%: ogni elettore potrà esprimere fino a tre preferenze all’interno della stessa lista.
A Bruxelles il Partito Democratico è una delle colonne del Pse - il Partito Socialista Europeo - che, insieme a Popolari e Liberali, da sempre fa parte della maggioranza che alberga al Parlamento europeo dove, come primo atto della nuova legislatura, si dovrà votare a maggioranza per eleggere la guida della Commissione europea.
Diamo uno sguardo allora al programma elettorale del Pd in vista delle elezioni europee, con i punti principali che sono quelli del lavoro, della sostenibilità ambientale, della pace e delle riforme da apportare a Bruxelles.
Elezioni europee 2024: il programma del Pd
Si intitola “L’Europa che vogliamo” il programma elettorale stilato dal Pd per le elezioni europee 2024, con il documento completo e in formato pdf che potrà essere scaricato e visionato tramite il box in calce all’articolo.
Vediamo allora quali sono le principali proposte contenute nel programma elettorale del Partito Democratico per le elezioni europee di giugno.
- Adottare un Patto sul Progresso Sociale, per ribadire il nostro modello di welfare: salario minimo, rafforzamento della contrattazione collettiva, nuovi diritti per i nuovi lavori, regolamentazione dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme digitali.
- Potenziare SURE e costruire altri strumenti sullo stesso modello per accompagnare e proteggere lavoratrici, lavoratori e imprese nelle transizioni digitale ed ecologica affinché sia giusta e non lasci indietro nessuno.
- Abolire gli stage gratuiti in tutta Europa.
- Rendere permanente e rafforzare Next Generation EU, estendendolo a tutti i settori strategici e facendolo diventare una vera leva di politica industriale europea.
- Un Industrial Act e una revisione del regime degli aiuti di stato per sostenere l’impresa europea nelle grandi transizioni dei prossimi anni.
- Creare un’Europa della Salute, mettendo in comune strutture di ricerca e produzione di vaccini e farmaci sul modello di quanto fatto durante la pandemia.
- Istituire un Fondo europeo sull’efficientamento energetico del patrimonio edilizio.
- Difendere la Politica di Coesione, uno degli strumenti di maggior successo della storia dell’Unione e che deve essere rinnovata e potenziata per ridurre le diseguaglianze territoriali tra nord e sud, tra aree urbane e interne.
- Promuovere una nuova governance economica che superi definitivamente l’austerity con regole di bilancio che guardino prima di tutto agli investimenti comuni e alla tutela dei posti di lavoro.
- Armonizzare i livelli di tassazione, secondo parametri di equità e di trasparenza, per eliminare i “paradisi fiscali” all’interno dell’Ue.
- Anticipare i tempi di azzeramento delle emissioni nette per realizzare una economia europea carbon free strategicamente autonoma.
- Una prospettiva credibile per accogliere Balcani occidentali, Ucraina, Moldavia e Georgia, paesi e regioni che guardano a noi come rifugio di libertà e democrazia.
- Promuovere una Conferenza internazionale di Pace sul Medio Oriente.
- Istituire i Corpi civili di pace europei.
- Superare il diritto di veto, rafforzare il bilancio europeo e il Parlamento europeo, introdurre nuovi strumenti di partecipazione democratica.
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