Proroga scadenza imposte, versamenti da dichiarazione dei redditi al 30 settembre 2020? L’ipotesi è allo studio della Maggioranza, e per Irpef, Ires e cedolare secca da pagare a giugno si profila un rinvio, che potrebbe però essere postumo.
Proroga scadenza imposte, i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi al 30 settembre 2020: la novità è stata annunciata dall’Onorevole Giovanni Currò del Movimento 5 Stelle.
Si va verso il rinvio della scadenza Irpef, Ires ma non solo: per tutte le imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi, da pagare entro il 30 giugno 2020, la volontà della Maggioranza è di prorogare il termine ormai imminente.
La proroga delle scadenze per le imposte sui redditi sarà promossa dall’On. Currò, come anticipato nell’intervista rilasciata il 27 maggio 2020 al quotidiano online Fiscal Focus, con un emendamento all’interno del decreto Rilancio.
Una proroga dovuta a motivi tecnici, e che trova la sua giustificazione nelle novità sugli ISA previsti dal decreto n. 34/2020, ma che potrebbe arrivare solo dopo la scadenza del 30 giugno 2020.
Una proroga per la scadenza delle imposte che rischia di arrivare “postuma”.
Proroga scadenza imposte: possibile rinvio al 30 settembre 2020
A farsi portavoce della richiesta di prorogare la scadenza del 30 giugno 2020, primo appuntamento dell’anno con le imposte sui redditi, sarà l’On. Giovanni Currò del Movimento 5 Stelle.
Una proroga “tecnica”, che si lega alle modifiche agli ISA previste dal decreto Rilancio. Il sistema per il calcolo per il voto in pagella dell’imprenditore è stato modificato dal DL n. 34/2020, ragione che giustificherebbe un rinvio della scadenza di Irpef ed Ires.
L’Onorevole del M5S evidenzia i tempi non sempre celeri dell’Agenzia delle Entrate, e la pubblicazione del nuovo software di calcolo troppo a ridosso della scadenza di fine giugno creerebbe non pochi disagi ad imprese ed intermediari.
Potrebbe quindi crearsi la stessa situazione già avvenuta lo scorso anno, quando la scadenza per il versamento delle imposte sui redditi era stata prorogata al 30 settembre, ma esclusivamente per i soggetti ISA.
Proroga imposte sui redditi, rischio rinvio postumo della scadenza del 30 giugno 2020
C’è tuttavia il rischio che la proroga della pesante scadenza del 30 giugno 2020 arrivi in ritardo; ad affermarlo è lo stesso Currò.
La rimodulazione dei termini per i pagamenti legati alla dichiarazione dei redditi sarà proposta con un emendamento all’interno del decreto Rilancio. Il DL n. 34 è entrato in vigore il 19 maggio 2020, e c’è tempo fino a metà luglio per la conversione in legge .
Difficile è quindi allineare i tempi. Tra le soluzioni ipotizzate dall’On. Currò vi è quindi la possibilità che sia la Ragioneria Generale di Stato, organo MEF, ad emanare una circolare per il rinvio degli adempimenti.
Non si può agire con DPCM, evidenzia Currò, trattandosi di materia di stretta competenza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Possibile, invece, l’emanazione di un decreto ministeriale, ma solo qualora non vi siano effetti sul bilancio dello Stato.
Insomma, se da un lato la Maggioranza è al lavoro per una proroga delle imposte sui redditi in scadenza il 30 giugno 2020, dall’altro c’è non poca confusione sul come e sul quando.
Da mettere in conto quindi il rischio di una proroga postuma, che potrebbe quindi arrivare solo dopo la scadenza del 30 giugno 2020.
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