Proroga scadenze fiscali del 16 marzo 2021, nel DL Sostegni potrebbe esserci un rinvio sia per evitare un ingorgo di appuntamenti col Fisco che una crisi di liquidità per contribuenti e partite IVA. Allo studio anche la proroga della certificazione unica e un ampliamento dei beneficiari del fondo perduto con fatturato fino a 10 milioni. Il nodo da sciogliere rimane quello delle risorse.
Proroga scadenze fiscali, il DL Sostegni potrebbe contenere uno slittamento degli appuntamenti col Fisco per evitare due problemi: il primo è il maxi ingorgo del 16 marzo.
In secondo luogo c’è la conseguente crisi di liquidità a cui vanno incontro imprese e cittadini.
Il nuovo Esecutivo si trova quindi di fronte all’annosa questione del far quadrare i conti col provvedimento economico in lavorazione, per il quale è stato già chiesto uno scostamento di bilancio di 32 miliardi. Non si esclude la necessità di doverne chiedere un altro, considerando anche che lo stato di emergenza potrebbe essere prorogato dal 30 aprile al 30 settembre.
Proroga scadenze fiscali del 16 marzo nel DL Sostegni in arrivo?
Secondo quanto anticipato dal quotidiano ItaliaOggi l’Esecutivo starebbe lavorando a una proroga delle scadenze fiscali del 16 marzo da inserire nel Dl Sostegni (la cui approvazione in Consiglio dei Ministri continua a slittare).
Proprio il prolungato ritardo nell’approvazione del provvedimento inizia a generare non pochi malumori, considerando che il 16 marzo ci sono ben 72 scadenze fiscali.
Il nodo da sciogliere è sempre legato alle risorse: la bozza del decreto legge Sostegni indica negli indennizzi la cifra di 9 miliardi, ma c’è da tenere in considerazione anche il fondo perequativo, che vale 5 miliardi.
Secondo ItaliaOggi quindi i tecnici stanno cercando un modo per poter utilizzare quelle risorse che, secondo la formulazione del decreto Ristori 4, risultano vincolati sia alle scadenze sia all’utilizzo del meccanismo perequativo che però non compare nel nuovo decreto Sostegni.
È da considerare infatti che anche le scadenze relative alla pace fiscale verranno spostate, sempre secondo la bozza del provvedimento datata al 1° marzo.
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Tra gli adempimenti che potrebbero essere interessati dalla proroga c’è anche l’invio della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate e la consegna del documento al percipiente, in scadenza per l’appunto al 16 marzo.
La nuova data potrebbe essere il 30 aprile. Novità anche per il fondo perduto, che potrebbe essere allargato alle partite IVA con fatturati fino a 10 milioni di euro (e non a 5, come da bozza del provvedimento).
Un’apertura del genere comporterebbe, per l’appunto, ancora più risorse da trovare: seguiranno aggiornamenti.
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