La Provincia autonoma di Bolzano è stata inserita in zona rossa con l’ordinanza del Ministero della Salute, ma il Presidente Kompatscher ha confermato le regole della zona gialla.
Sono il corso le trattative con Roma per rivedere la colorazione della Provincia autonoma di Bolzano. A partire da domenica 17 gennaio, infatti, in seguito all’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, la Provincia autonoma è stata inserita in zona rossa. Tuttavia, il presidente Arno Kompatscher ha già firmato l’ordinanza che - di fatto - conferma le regole previste per la zona gialla.
L’Alto Adige, dunque, in attesa di risposta da Roma proseguirà con le restrizioni previste per la zona gialla, in quanto i dati a disposizione dell’Azienda sanitaria non giustificano la zona rossa.
Un’altra Regione che intende fare ricorso alla decisione del Governo è la Lombardia, per la quale il Governatore Attilio Fontana ritiene che la zona rossa sia una punizione non meritata.
leggi anche
Quando riaprono gli impianti sciistici?
Provincia autonoma di Bolzano in zona gialla?
Il Ministro della Salute Roberto Speranza, valutando gli indici Rt delle Regioni italiane ha disposto un’ordinanza con al quale sono state modificate le classificazioni delle Regioni. In particolare, Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano sono state inserite in zona rossa da domenica 17 gennaio.
Tuttavia, l’Alto Adige non ritiene corretta la classificazione assegnata dal Ministero e perciò ha già annunciato che i cittadini dovranno seguire le regole della zona gialla, in attesa di risposta dal Governo centrale. Il Presidente Arno Kompatscher e l’assessore alla Salute Thomas Widmann sono convinti che i dati non giustifichino la scelta di introdurre un lockdown.
“I nostri esperti sulla base dei dati dell’attuale situazione epidemiologica e degli sviluppi costantemente monitorati sono giunti alla conclusione che le regole attualmente in vigore possano essere confermate come tali e che la riclassificazione dell’Alto Adige in zona rossa sia avvenuta valutando in modo inadeguato alcune delle specificità altoatesine”, ha detto il Governatore, che è pronto a presentare un ricorso di fronte al Governo.
Il Ministero ha prontamente chiamato l’Azienda Sanitaria territoriale per aggiornarsi sui dati in loro possesso e in attesa di una risposta da Roma, quindi, l’Alto Adige proseguirà in zona gialla, come previsto dall’ordinanza numero 2 del 15 gennaio 2021. “Teniamo la situazione sotto osservazione, – ha concluso Kompatscher – se dovessimo registrare un significativo peggioramento dei dati procederemo rapidamente con le necessarie limitazioni”.
Anche la Lombardia annuncia il ricorso contro il Governo
Un’altra Regione che non intende accettare la classificazione del Governo è la Lombardia, il cui Governatore Attilio Fontana ritiene che la zona rossa sia una punizione ingiusta. Il Presidente aveva annunciato che i parametri propendevano per questa fascia di colore, ma all’arrivo della conferma la Regione ha iniziato a mostrare sdegno verso il Governo.
Da domenica 17 gennaio, dunque, anche la Lombardia è tornata in zona rossa, ma il Governatore Fontana ha già pronto il ricorso da presentare contro il Governo. A differenza dell’Alto Adige, però, la Lombardia non possiede voce in capitolo, mentre alla provincia autonoma è stata conferita la possibilità di «disobbedienza» grazie alla legge provinciale di maggio, che rafforza le ordinanze del presidente Kompatscher.
L’assessore al Welfare lombardo, Letizia Moratti ha chiesto la sospensione dell’ordinanza per 48 ore, affinché si possano rivedere gli indici. “La revisione sollecitata per martedì potrà essere molto più puntuale e oggettiva e dimostrare il minor grado di rischio della Lombardia a seguito del ricalcolo aggiornato dell’indice Rt che il 16 gennaio a Regione Lombardia risulterebbe di 1,01”, rispetto all’1,17 di domenica 10 gennaio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA