Quali permessi servono per potare gli alberi in casa

Ilena D’Errico

25 Luglio 2024 - 22:25

Le regole da seguire per portare gli alberi in casa: quali permessi servono, i divieti che bisogna considerare e i limiti.

Quali permessi servono per potare gli alberi in casa

Alberi e piante influiscono sulla collettività anche quando si trovano in un giardino privato, perciò il proprietario deve tenere conto di alcune regole per la loro cura. In primo luogo, il verde è una componente ambientale fondamentale, utile al mantenimento di un certo equilibrio, inclusa la sopravvivenza di alcune specie animali e la tutela del paesaggio.

In secondo luogo, gli alberi che si trovano su una proprietà privata possono influire notevolmente sui terreni confinanti. Devono quindi essere piantati alle distanze stabilite dalla legge e mantenuti regolarmente affinché non rischino di crollare, invadere il giardino del vicino con le fronde o con le radici.

L’abbattimento di un albero è un’operazione drastica, che può essere eseguita soltanto seguendo una determinata procedura e ricevendo l’autorizzazione, peraltro affidandosi preferibilmente a un professionista che possa procedere in sicurezza. Al contrario, potare un albero in casa risulta più fattibile, principalmente perché non ci sono forti deterrenti di sicurezza o esigenza pubblica.

Molti cittadini si chiedono dunque che permessi servono per potare gli alberi e non incorrere in conseguenze spiacevoli. Ecco cosa c’è da sapere.

La differenza tra abbattimento e potatura

Prima di addentrarci nelle questioni legali è bene precisare la differenza tra l’abbattimento e la potatura di un albero, fondamentale per seguire le regole in modo appropriato. L’abbattimento rimuove completamente l’albero ed è infatti destinato a casi particolari, per esempio un albero morto oppure dannoso per altre piante, oggetti o persone.

Con la potatura, invece, vengono rimosse soltanto alcune parti dell’albero (tendenzialmente i rami) per esigenze della pianta (ad esempio, rami che sfregano, infestati o malati) o della cittadinanza (preservazione delle linee elettriche, penetrazione della luce solare e così via).

Ciò che conta è che dopo esser stato potato l’albero continua a vivere e crescere rigoglioso, mentre con l’abbattimento l’albero viene rimosso, reciso alla base.

Permessi per potare gli alberi in casa

Di norma, per potare un albero sulla proprietà privata non servono permessi o autorizzazioni. Prima di procedere, tuttavia, è bene consultare i regolamenti locali (regionali, provinciali e comunali) che potrebbero prescrivere regole diverse, soprattutto se sull’area gravano vincoli di qualche tipo, ad esempio architettonico o paesaggistico.

Oltre al vincolo sul territorio, inoltre, la potatura dell’albero potrebbe essere limitata da specifiche caratteristiche dell’albero, ad esempio la specie meritevole di attenzioni oppure la necessità in alcuni periodi dell’anno di preservare l’habitat di uccelli e altri animali.

Bisogna quindi informarsi adeguatamente, rivolgendosi al dipartimento forestale, all’ufficio ambientale oppure al servizio comunale responsabile. Ecco perché molto spesso si preferisce presentare comunque un’istanza al Comune (tenendo conto anche del silenzio-assenso dopo 30 giorni dall’invio della domanda), di fatto risparmiando tempo e confusione tra le varie regole.

Attenzione ai divieti sulla potatura

Se si appura che la normativa locale non richiede autorizzazioni o permessi per la potatura degli alberi è possibile anche evitare il passaggio dell’istanza e passare direttamente all’azione. Oltre ai vincoli sul luogo e sul tipo di albero, è fondamentale assicurarsi di procedere in modo corretto per quanto riguarda la salute dell’albero e la sicurezza generale.

Esistono comunque dei divieti generali che bisogna conoscere per evitare conseguenze spiacevoli. Per quanto riguarda la potatura ordinaria, dunque la rimozione di rami secchi o di parte della chioma verde (entro il 50%) è di norma concessa, peraltro senza vincoli temporali. In particolare, la spalcatura dei rami verdi delle conifere (con asportazione dei rami entro il quinto inferiore della chioma verde) e l’asportazione dei rami secchi sono permesse in qualsiasi periodo dell’anno.

La potatura dei rami versi delle latifoglie è invece concessa da ottobre a marzo, anche in questo caso con l’asportazione dei rami non oltre il quinto inferiore della chioma verde. Per la potatura straordinaria, che include interventi di riduzione della chioma dell’albero come la capitozzatura e lo sgamollo, è invece sempre necessaria l’autorizzazione.

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