Il modello precompilato per la dichiarazione dei redditi contiene molti dati, ma nonostante questo è quasi sempre necessario modificarlo. Quali sono le modifiche che si fanno più comunemente?
Quali sono le modifiche che si fanno più spesso nella dichiarazione precompilata con modello 730/2024 o con modello Redditi? Anche se, ormai, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un modello predisposto in base ai dati in suo possesso, non sempre quello che si trova nel modello precompilato risponde al giusto.
Moltissimi contribuenti sono costretti a modificare il modello precompilato per correggere o integrare i dati già inseriti dall’amministrazione tributaria, e questo fa perdere loro la possibilità di non essere sottoposti a controlli preventivi (riservata a coloro che inviano il modello precompilato senza apportare correzioni che vadano a modificare il reddito percepito o l’imposta dovuta).
Modifiche più comuni al modello precompilato
Nella maggior parte dei casi, la dichiarazione precompilata rappresenta solo una bozza in cui il contribuente non trova tutte le detrazioni o le deduzioni di cui ha diritto. Proprio per questo il modello precompilato va verificato attentamente, soprattutto nelle parti in cui sono comuni la maggior parte delle modifiche.
Quadro familiari a carico
La prima cosa da guardare molto attentamente è il quadro dei familiari a carico: non sempre tutti i familiari a carico sono indicati in esso e a volte sono indicati anche con una percentuale errata. Questa è una delle modifiche più comuni visto che molti contribuenti sono costretti a integrare o correggere questa parte della dichiarazione per inserire figli a carico non presenti o per modificare una percentuale di carico errata.
Sostituto di imposta
Soprattutto a chi ha avuto più di una certificazione unica può capitare che il sostituto d’imposta indicato per il conguaglio fiscale non sia quello attuale. Questa parta va monitorata con molta attenzione visto che l’eventuale rimborso spettante (o il debito da versare) è anticipato proprio dal sostituto di imposta che deve ricevere il prospetto di liquidazione. Se a riceverlo fosse il sostituto di imposta sbagliato (magari quello per cui si lavorava in precedenza) si potrebbe rischiare di veder slittare la liquidazione delle somme spettanti all’anno successivo.
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Oneri e spese sostenuti
Particolare attenzione va prestata, poi, al quadro relativo agli oneri e spese: si tratta del Quadro E per il modello 730 e del quadro RP nel modello Redditi.
In questo quadro potrebbero non essere state inserite, ad esempio, le spese sostenute per un familiare fiscalmente a carico o potrebbero essere state inserite nella percentuale sbagliata: per i figli a carico, infatti, l’Agenzia delle Entrate tende a dividere al 50% l’onere sostenuto tra i genitori. La detrazione, però, spetta al genitore che ha sostenuto la spesa e potrebbero esserci spese inserite al 50% per le quali spetta detrazione al 100%.
Altre spese potrebbero, invece, non essere state proprio inserite e proprio per questo il quadro degli oneri va controllato molto attentamente.
Giorni di lavoro/pensione
Una sezione del modello precompilato che va monitorata con molta cura è quella che riguarda i redditi da lavoro dipendente/pensione. Per chi ha più di una CU, infatti, il rischio è quello che i giorni da lavoro dipendente o da pensione non siano stati inseriti e questo porta a una grave perdita economica. Le detrazioni da lavoro dipendente, infatti, sono calcolata in base ai giorni lavorati (o i giorni di pensione) e se il rigo riferito ai giorni non è compilato, le detrazioni non sono state calcolate nel modello.
Nel 730 i giorni da lavoro o da pensione vanno inseriti nel quadro C al rigo 5; nel modello Redditi, invece, devono essere indicati nel quadro RC.
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