La ripresa dalla crisi economica scatenata dal COVID è il tema cruciale di questo momento storico: cosa aspettarsi nei prossimi anni? Una previsione della Banca Mondiale.
La ripresa economica dopo il disastro dell’epidemia mondiale è il tema del momento.
Quando si potranno vedere i segnali della fine della crisi? Lo scenario globale è ancora dominato da grandi incertezze, sia sull’andamento dei contagi che sulle conseguenze per attività produttive, commerciali, finanziarie.
Dopo che l’OCSE ha leggermente rivisto le stime sulla contrazione del PIL globale entro il 2020, migliorando le previsioni, anche la Banca Mondiale ha dato indicazioni sul prossimo futuro.
L’interrogativo al quale gli esperti internazionali hanno cercato di rispondere è impegnativo e importante: quando finirà la crisi a livello globale? Le previsioni.
Crisi economica: ecco quando finirà per Banca Mondiale
L’utlima dichiarazione di Carmen Reinhart, capo economista di Banca Mondiale, ha cercato di fare luce sull’attuale crisi globale:
“La ripresa economica dalla crisi originata dalla pandemia di coronavirus potrebbe richiedere fino a cinque anni”
Un quinquennio almeno, dunque, per poter cominciare a vedere segnali di allontanamento dalla crisi del momento, con scenari che restano, però, piuttosto incerti.
Nella previsione la Banca Mondiale ha precisato che:
“Probabilmente ci sarà un rapido rimbalzo poiché tutte le misure di restrizione legate ai blocchi verranno revocate, ma un recupero completo richiederà fino a cinque anni”
Proprio la condizione indicata come necessaria per la ripresa, ovvero l’esclusione di nuovi lockdown sembra scricchiolare. L’Europa, per esempio, trema dinanzi a picchi di poisitivi come in Francia. E Israele ha reintrodotto il blocco totale.
Attenzione, inoltre, alle differenze tra i diversi Stati del mondo. Non tutti, infatti, vedranno gli effetti della ripresa in un futuro prossimo.
Reinhart ha sottolineato che la recessione causata dalla pandemia durerà più a lungo in alcuni Paesi che in altri e aggraverà le disuguaglianze.
Un campanello di allarme per l’andamento economico globale. Lo squlibrio tra economie forti e resilienti e nazioni già povere è destinato ad aumentare.
Per la prima volta in 20 anni, i tassi di povertà globale cresceranno dopo la crisi.
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