Tagliare coda e orecchie al cane è quasi sempre illegale, a meno che sia indispensabile per il benessere dell’animale. Ecco quando si può fare e cosa si rischia negli altri casi.
Esistono vari motivi per cui si è diffusa la pratica di tagliare coda e orecchie ai cani, ma per lo più queste usanze dolorose sono state praticate nel tempo per motivi futili, come l’estetica dell’animale. Di conseguenza, queste pratiche sono quasi sempre vietate. Ricordiamo, infatti, che maltrattare gli animali è un reato.
Tagliare coda e orecchie è una pratica molto dolorosa che modifica irreparabilmente il corpo dell’animale, dunque se non è strettamente necessaria per il suo benessere praticarla configura il reato di maltrattamenti. Basterebbe pensare al fatto che gli interventi di chirurgia estetica per gli esseri umani prevedono specifiche linee guida e comunque possono avvenire soltanto dietro il consenso degli interessati.
Infliggere ai cani, o a qualsiasi altro animale, sofferenze inutili - non giustificate per ragioni mediche - è quindi un reato. D’altra parte, nessun paziente umano viene invitato a subire un intervento chirurgico - tantomeno una mutilazione - se non è strettamente indispensabile per la sua salute. Al di fuori di logica e moralità, basti sapere che la legge punisce questo comportamento e, di pari passo, è consentito tagliare orecchie e coda al cane per la salute dell’animale. Ecco quando.
Quando è legale tagliare coda e orecchie al cane
Come anticipato, qualsiasi finalità estetica si voglia addurre non consente affatto di giustificare la mutilazione di coda e orecchie da un cane o da qualsiasi altro animale. Allo stesso tempo, nemmeno rendere il cane più performante è un obiettivo che giustifica un intervento. Bisogna considerare la questione dall’ottica giusta, facendo riferimento al benessere proprio dell’animale e non dell’essere umano che se ne prende cura.
La legge italiana consente di tagliare la coda e le orecchie del cane, ovviamente affidandosi a un medico veterinario che segua le procedure legali, esclusivamente per finalità curative. Se la coda, le orecchie o qualsiasi altra parte corporea arrecano danno alla salute dell’animale (e invece il patimento sarebbe minore con la loro eliminazione, secondo la valutazione medica), l’intervento è senza dubbio legale.
Serve, invece, ancora più cautela quando il taglio ha finalità preventive. Non si può chiedere al veterinario di tagliare coda e orecchie dell’animale per la paura che possa ferirsi o possano creargli problemi in futuro, proprio perché non c’è certezza che ciò accadrà e che l’intervento risulterà la scelta più salubre.
I casi in cui l’intervento è consentito in via preventiva sono espressamente menzionati dalla legge e riguardano per lo più gli interventi di caudotomia, ovvero la rimozione totale o parziale della coda canina.
In particolare, il taglio della coda è ammesso a livello preventivo quando è necessario a impedire la riproduzione del cane e permette di evitare la sterilizzazione, un intervento ben più invasivo. Si tratta di un principio generale, la situazione specifica dell’animale deve comunque essere valutata dal veterinario.
Inoltre, la legge ammette la caudotomia neonatale preventiva. Questo intervento può essere eseguito nella prima settimana di vita dell’animale, con uso di sedazione e anestesia locale, soltanto per alcune razze canine. In particolare, possono essere sottoposti a questo intervento di taglio della coda i cani di razze da ferma, riporto e cerca che possono essere esposti a lesioni durante l’attività sportivo-venatoria, a patto che siano impegnati in questa.
Non è infatti sufficiente che il cane appartenga a una delle razze descritte, come il Cocker Spaniel, ma l’intervento è legale soltanto quando il proprietario utilizzerà effettivamente il cane nell’attività sportiva o venatoria. Lo scopo, infatti, è quello di tutelare l’animale dalle lesioni. Se il veterinario lo ritiene opportuno in questi casi può essere ammessa anche la conchectomia, ovvero il taglio delle orecchie, purché necessaria a tutelare il cane.
Cosa rischia chi taglia coda e orecchie al cane
Come anticipato, tagliare coda e orecchie al cane al di fuori delle ipotesi previste dalla legge configura il reato di maltrattamenti di animali, sancito dall’articolo 544 ter del Codice penale. Si rischia così la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro, con una pena aumentata della metà se dal fatto deriva la morte dell’animale.
Oltre a quanto specificato per il taglio di coda e orecchie, si ricorda che è severamente vietato qualsiasi intervento chirurgico volto a modificare l’aspetto del cane, fosse anche per ottenere corrispondenza con le caratteristiche tipiche della razza.
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