Quando si sospende o si ritira la patente per alcol?

Ilena D’Errico

26 Aprile 2025 - 18:45

Ecco quando si sospende, ritira o revoca la patente per alcol alla luce del nuovo Codice della strada. Cosa prevede la legge, le differenze per i neopatentati e come tornare a guidare.

Quando si sospende o si ritira la patente per alcol?

Gli sforzi per la sicurezza stradale in Italia sono molteplici, ma la guida in stato d’ebbrezza continua a essere un grande problema. Educare e sensibilizzare i conducenti, sanzionarli quando non rispettano le norme e viceversa premiarne la prudenza (per esempio con la patente a punti) non è abbastanza se ci si mette al volante in condizioni psicofisiche non adatte. La riforma del Codice della strada 2024, controversa per molti aspetti ma non certo per la stretta all’alcol, su cui interviene in maniera particolare. Anziché l’approccio rigido riservato agli stupefacenti, potenzialmente problematico, si interviene soltanto sui casi più gravi e pericolosi.

Si mira più al controllo che alla punizione su questo aspetto, ma ciò non toglie che il ritiro della patente dopo l’alcoltest è dietro l’angolo per chi non si attiene alle regole. Questo provvedimento non dipende dagli incidenti o dalle presunte condizioni del conducente, ma esclusivamente dal tasso alcolemico, l’unico dato certo e oggettivo di riferimento. A seconda dei casi, poi, la patente può essere ritirata per il completamento degli accertamenti sanitari, sospesa per un tasso alcolemico superiore al consentito o revocata nei casi più gravi. Nel complesso, mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici non è una buona idea se non si è certi del proprio tasso alcolemico, anche perché i rischi per la sicurezza collettiva sono enormi.

Vediamo dunque quali sono i limiti attualmente previsti e quando tolgono la patente per l’alcol.

Sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza

La violazione del divieto di guida in stato di ebbrezza indicato dall’articolo 186 del Codice della strada comporta la sanzione pecuniaria e quella accessoria, ovvero la sospensione della patente di guida, per importi e periodi differenti a seconda del caso.

Di conseguenza, la patente viene sempre tolta a chi guida dopo aver assunto alcolici, a meno che il tasso alcolemico sia inferiore a 0,5 grammi per litro (g/l) ma a condizione che il conducente abbia ottenuto la patente di guida da almeno 3 anni. Difatti la sospensione della patente non è prevista soltanto in caso di incidente (seppur in questo caso la violazione è punita più severamente), ma deriva automaticamente dalla rilevazione del tasso alcolemico del conducente.

  • Tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l ma inferiore a 0,8 g/l: la sanzione accessoria prevede la sospensione della patente da 3 a 6 mesi, oltre alla sanzione amministrativa da 573 a 2.170 euro;
  • tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l ma inferiore a 1,5 g/l: la patente viene sospesa da 6 mesi a 1 anno come sanzione accessoria, oltre all’ammenda da 800 a 3.200 euro e all’arresto fino a 6 mesi;
  • tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: la patente viene sospesa da 1 a 2 anni, l’ammenda va da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da 6 mesi a 1 anno. Segue il sequestro del veicolo (se appartenente al conducente) e la revoca della patente in caso di recidiva nel biennio.

Le sanzioni sono raddoppiate se il conducente provoca un incidente. Si nota, dunque, che guidare con un tasso alcolemico pari o superiore a 0,8 g/l costituisce reato, ma la sospensione della patente di guida è sempre prevista. La patente viene sospesa da 6 mesi a 2 anni anche in caso di rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, che si trasforma in revoca se il guidatore era stato condannato nei due anni precedenti. Si evidenzia la grossa differenza tra la sospensione, per l’appunto prevista in ogni caso di superamento del tasso alcolemico, e la revoca della patente di guida, prevista solo in alcuni casi.

Revoca della patente per la guida sotto effetto di alcol

Mentre la sospensione della patente di guida ha carattere temporaneo, infatti al suo termine può essere riottenuta liberamente, la revoca della patente comporta il ritiro totale del documento, che può essere ottenuto soltanto dopo un certo periodo dall’accertamento del reato, ripetendo l’iter originario con l’esame di guida. Di seguito, i casi in cui la patente è revocata per la guida in stato di ebbrezza.

  • Recidiva nel biennio, ovvero almeno due accertamenti nell’arco di 2 anni per guida con tasso alcolemico pari o superiore a 1,5 g/l. Guidare con un tasso alcolemico inferiore a questo tasso ma superiore a 0,5 g/l, infatti, non costituisce un reato.
  • Incidente stradale provocato dal conducente in stato d’ebbrezza con tasso alcolemico pari o superiore a 1,5 g/l.

Alla recidiva nel biennio è equiparato il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti della polizia stradale, nel caso in cui il conducente sia stato condannato per il reato nei 2 anni precedenti. In ogni caso, per riavere la patente è necessario attendere almeno 3 anni dalla data di accertamento del reato. Questo periodo sale se l’incidente provoca conseguenze gravi.

  • 5 anni dalla revoca a seguito di incidente stradale con lesioni colpose gravi;
  • 10 anni dalla revoca a seguito di incidente stradale con lesioni mortali.

In entrambi i casi il giudice può disporre termini maggiori. Il nostro ordinamento non prevede, per il momento, nessuna sanzione definitiva per quanto riguarda la sospensione e la revoca. Il cosiddetto “ergastolo della patente” riguarda, insieme ad altri inasprimenti e aumenti di pena, le nuove norme al vaglio per la riforma del Codice stradale.

Quando tolgono la patente ai neopatentati per l’alcol

I neopatentati, ossia coloro che hanno la patente di guida da meno di 3 anni o rientrano nelle simili casistiche individuate dal Codice della strada, sono invece sottoposti a diverse limitazioni, difatti non possono guidare con un tasso alcolemico superiore a 0,0 g/l. Per questa categoria di conducenti è sempre prevista la revoca della patente al superare di 1,5 g/l e la sospensione a partire da 0,5 g/l. Se si tratta di minorenni viene impedito di conseguire la patente fino all’età di 24 anni, indipendentemente dal tasso alcolemico soltanto per la guida in condizioni alterate. Le sanzioni sono in ogni caso sempre raddoppiate se viene provocato un incidente stradale, proprio come per i conducenti professionali.

Cosa fare in caso di patente sospesa o ritirata per alcol

Per riavere la patente sospesa per alcol bisogna necessariamente attendere il periodo previsto e poi chiedere alla Polizia locale competente in base al luogo di residenza se è stato trasmesso il permesso dal Prefetto. Altrimenti, se si ritiene di aver subito un provvedimento ingiusto ed è possibile provarlo è necessario rivolgersi a un avvocato per presentare un ricorso. Ciò riguarda la sanzione accessoria applicata dal Codice della strada.

Tuttavia, la patente può essere sospesa anche in via cautelare, disposta dal Prefetto prima della condanna e in via provvisoria. In questo caso bisogna sottoporsi alla visita medica della Commissione medica locale (Cml) e richiedere il ritiro della patente con il verbale positivo. Per la patente revocata, invece, fatta salva la possibilità di ricorso non resta che ripetere la procedura di conseguimento della patente: esame teorico e pratico. Infine, per il vero e proprio ritiro del documento, inteso come trattenimento dello stesso fino agli accertamenti, tutto dipende dal contenuto del verbale, per il quale bisogna attendere di solito un paio di settimane.

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