La legge di bilancio, per la sua natura, non è altro che la sintesi elaborata annualmente delle scelte fiscali e di spesa già approvate dal Parlamento. Ma ora si fa tutto il contrario per accontentare l’UE.
La riforma della normativa europea sui vincoli di bilancio, da programmare con Piani strutturali a medio termine, dimostra che a Bruxelles non capiscono nulla di politica: sono dei burocrati che pontificano su tutto lo scibile, dall’economia all’ecologia, dai grammi di emissioni di CO2 che sono ammesse per chilometro percorso da un’auto alla misura minima ammessa per raccogliere le vongole dal mare.
Tutto è stato deciso, ma è tutto ancora da decidere: non è una farsa, ma un pasticcio.
Il 3 ottobre inizia con questi titoli delle Agenzie di stampa: “In manovra, sacrifici per tutti. Niente nuove tasse, ma un Contributo su utili e profitti”. Qualcuno, più informato, aggiunge che si tratta di Ires, Robin Hood Tax e delle accise su benzina e gasolio.
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