Nel mondo sono in aumento le armi nucleari. Recenti studi fotografano una situazione sempre più pericolosa per la sicurezza globale. Cosa sta succedendo?
Nelle più recenti valutazioni sul numero di armi nucleari (testate pronte all’uso) si legge che il numero di armi nucleari operative ha iniziato ad aumentare con il progredire dei piani di modernizzazione e di espansione a lungo termine delle forze armate dei Paesi.
Secondo il documento Nuclear Weapons Ban Monitor - altri calcoli riportano un numero differente - all’inizio del 2023 nel mondo erano presenti almeno 9.576 testate nucleari pronte all’uso. Un valore che, per riportare i dati raccolti dall’organizzazione norvegese Norsk Folkehjelp che ha prodotto il documento, equivalgono a oltre 135 mila bombe di Hiroshima.
Diverso e più alto il numero di armi nucleari immagazzinate e quelle che in breve tempo possono essere prodotte. In generale il numero delle armi nucleari rispetto al 2022 è aumentato, con Russia e Cina in testa per detenzione e produzione. A quanto ammonta lo stock totale mondiale delle armi atomiche e perché stanno aumentando?
Quante armi nucleari ci sono al mondo?
Sono diversi i report che dall’inizio del 2023 hanno verificato un aumento del numero delle armi nucleari al mondo. Non solo Nuclear Weapons Ban Monitor, anche SIPRI Yearbook 2023 ha fatto l’inventario delle testate nucleari immagazzinate nel mondo dalle nove potenze nucleari ufficiali e quelle non ufficiali.
Secondo i calcoli effettuati al mondo ci sono circa 12.512 testate nucleari, di cui 9.576 sono di scorta (+86 rispetto a gennaio 2022), 3.844 sono dispiegate su missili e aerei e altre 2.000 sono in stato di allerta operativa. Significa che quasi 6 mila testate nucleari sono pronte all’uso.
La differenza nei numeri presentati dalle diverse organizzazioni è dovuto alla sempre minore trasparenza dei Paesi in merito agli arsenali. Si possono, per esempio, solo stimare i numeri delle armi nucleari cinesi e l’aumento di queste. Secondo SIPRI dal 2022 al 2023 in Cina ci sono almeno 60 testate nucleari in più e si prevede che continui a crescere.
Perché le armi nucleari stanno aumentando?
Hans M. Kristensen, Associate Senior Fellow del programma armi di distruzione di massa del SIPRI e direttore del Nuclear Information Project della Federation of American Scientists (FAS), fa notare che la Cina ha avviato un’espansione notevole del suo arsenale nucleare. L’intenzione è inserita in un quadro per la “sicurezza nazionale”.
La Cina non è l’unico Paese che sta aumentando la propria disponibilità nucleare. Il Regno Unito ha affermato che non rivelerà più pubblicamente le quantità di armi nucleari possedute, mentre la Francia sta proseguendo con i propri programmi di rinnovo dei sistemi nucleari esistenti. Anche India, Pakistan e Corea del Nord stanno dando priorità al programma nucleare.
I dossier fotografano una evidente tendenza al riarmo e la situazione sta diventando sempre più pericolosa. Matt Korda, ricercatore per SIPRI, ha messo in guardia sulla corsa al nucleare. “La maggior parte degli Stati dotati di armi nucleari sta inasprendo la propria retorica sull’importanza delle armi nucleari, e alcuni stanno persino lanciando minacce esplicite o implicite sul loro potenziale utilizzo”, ha spiegato, concludendo il suo intervento con la preoccupazione di veder davvero utilizzate le armi nucleari per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale.
I documenti si concludono con un’analisi piuttosto simile: il deterioramento della sicurezza globale dell’ultimo anno. Si sta entrando in un periodo pericoloso per la storia umana, dove la cooperazione non riesce a distendere le tensioni geopolitiche e a rallentare la corsa agli arsenali. Le conseguenze potrebbero essere gravissime.
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