Quanto (e come) guadagna un procuratore di calcio, lo stipendio dell’agente sportivo

Simone Micocci

3 Luglio 2024 - 19:38

È una delle professioni guardate con maggiore ammirazione (e desiderio) dagli appassionati di calcio, ma quanto guadagna davvero un procuratore di calcio?

Quanto (e come) guadagna un procuratore di calcio, lo stipendio dell’agente sportivo

Crescono i guadagni dei procuratori, una delle figure più controverse nel calcio di oggi, se non altro per il ruolo sempre più determinante che ormai ricoprono riuscendo a influenzare, sia in positivo che in negativo, i programmi dei club calcistici.

Tanto che nell’immaginario collettivo quella del procuratore, o dell’agente, di calciatori è una delle professioni più ambite (qui le istruzioni su come diventarlo), specialmente da chi ama il calcio e spera che da questa passione possa nascerne una (ricca) professione.

Ma non è solamente l’ambiente di lavoro a far sì che l’agente calcistico sia visto come uno dei lavori più belli al mondo. Chi diventa procuratore sportivo, infatti, può ambire a uno stipendio molto alto, specialmente laddove dovesse riuscire a scoprire, e rappresentare, un grande talento.

Prima di chiedersi quanto guadagna un procuratore bisogna capire il come fa. Tutto dipende dai calciatori che si rappresentano, in quanto un ruolo determinante nel calcolo dello stipendio percepito lo hanno le commissioni, ossia quelle percentuali che, in alcuni casi il club e in altri il giocatore, vengono attribuite su ingaggi e costi di trasferimento.

Più un giocatore guadagna e maggiore sarà l’importo incassato dal procuratore, così come pure in caso di trasferimento in un nuovo club.

Ma ovviamente non bisogna solamente pensare alla figura del procuratore sportivo che assiste i più importanti calciatori al mondo. Chi approccia a questa professione, e generalmente viene assunto come dipendente dalle agenzie di rappresentanza, vuole infatti sapere qual è lo stipendio netto solitamente percepito nei primi anni di carriera, quando tranne che in casi particolari bisognerà partire dai calciatori di serie minori.

Come guadagna un procuratore sportivo

Come prima cosa bisogna distinguere chi fa il procuratore sportivo per conto di altri rispetto a chi invece lavora come autonomo.

Nel primo caso ovviamente i guadagni sono molto più bassi in quanto è l’azienda per la quale si lavora a incassare larga parte delle commissioni, prevedendo uno stipendio fisso che solitamente va da 1.000 (alla prima esperienza) ai 3.000 euro al mese (cifra da considerare al netto delle tasse). Ovviamente ci sono dei premi nel caso in cui si dovesse portare a termine un’operazione (come può essere un trasferimento, o anche un rinnovo di contratto con aumento) di mercato che riguarda uno dei propri assistiti, ma anche in questo caso si tratta di una piccola parte di quanto complessivamente incassato.

Tuttavia c’è almeno la sicurezza di un “posto fisso”, senza doversi preoccupare di avere un parco giocatori fornito come invece deve fare chi lavora come procuratore sportivo in autonomia. Qui però c’è una maggiore prospettiva di guadagno, in quanto appunto si guadagna per intero la commissione percepita.

Ma di cosa parliamo esattamente? Si tratta di una percentuale sul valore complessivo dell’operazione che ha coinvolto il proprio assistito.

Generalmente le commissioni sono di due tipi:

  • quelle pagate dai calciatori in base allo stipendio percepito;
  • quelle pagate dalle società per le singole operazioni che coinvolgono club e calciatore, come ad esempio il trasferimento, ma anche il rinnovo di contratto.

Di fatto il procuratore non ha particolare interesse a tenere fermo un certo giocatore, specialmente laddove si renda conto che la società per cui gioca non può garantire un certo tipo di stipendio. Ecco perché i procuratori, con la loro ambizione legittima di guadagno, sono visti come una minaccia da parte di molti club, per quanto in realtà non fanno altro che il loro lavoro, ossia tutelare il calciatore aiutandolo a prendere la miglior scelta possibile per la sua crescita professionale.

Quanto guadagna un procuratore di calcio?

A questo punto è facile capire perché non esiste una risposta comune alla domanda su quanto guadagna un procuratore di calcio, poiché dipende da una serie di fattori.

Solitamente comunque possiamo dire che la percentuale sul guadagno del calciatore è di circa il 3%, ma in alcuni casi può arrivare anche al 10%. Se ad esempio un calciatore guadagna 1 milione di euro l’anno, al procuratore vanno dai 30.000 ai 100.000 euro.

Più variabili le cifre in caso di trasferimento, in quanto dipende anche da qual è la concorrenza sul giocatore: più è alta e maggiore potrebbe essere la commissione richiesta dal procuratore. Così come solitamente sono maggiori le percentuali che vengono richieste ai club nel caso di trasferimenti a costo zero: proprio perché non c’è da pagare il cartellino, i procuratori ne approfittano per chiedere più soldi.

Pensiamo ad esempio a un caso di attualità: il trasferimento di Joshua Zirkzee, stellina olandese il cui costo del cartellino è pari a 40 mila euro (c’è una clausola), ma per cui il suo agente - il famosissimo Kia Joorabchian, storico procuratore di Carlos Tevez - sembrerebbe richiedere una commissione pari a 15 milioni di euro.

In alcuni casi, quindi, è il procuratore stesso a fare il prezzo, ragion per cui quelli che hanno avuto talmente successo da lavorare nell’orbita dei grandi campionati possono vantare stipendi milionari. Molto meno ovviamente per chi lavora nei campionati minori, dove solitamente si guadagna cifre nell’ordine delle decine di migliaia di euro.

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