Quanto costa accettare l’eredità (con o senza beneficio di inventario)

Ilena D’Errico

4 Novembre 2023 - 23:05

Quanto costa accettare l’eredità: le differenze tra l’accettazione tacita, l’accettazione espressa e quella con beneficio d’inventario.

Quanto costa accettare l’eredità (con o senza beneficio di inventario)

I chiamati all’eredità non sono considerati eredi finché non compiono l’accettazione, che può avvenire in diverse modalità a seconda dei casi. Ovviamente, a seconda del tipo di accettazione variano anche i costi da sostenere per le eventuali pratiche, ma ci sono anche diversi costi in termini di rischio da non sottovalutare.

Oltretutto, non sempre è possibile scegliere liberamente con quale formula accettare l’eredità, poiché la legge in alcuni casi richiede procedure ben specifiche. In particolare, bisogna distinguere tra l’accettazione con beneficio d’inventario e quella pura e semplice, tenendo a mente che quest’ultima può essere sia tacita che espressa. Ecco quanto costa.

Accettazione tacita

L’accettazione tacita è senza dubbio la forma più economica per accettare l’eredità, poiché non richiede né costi da sopportare né alcun tipo di sforzo da parte dell’erede. Come si può facilmente dedurre dalla definizione, infatti, l’accettazione tacita si compie senza che l’erede esprima questa volontà formalmente ma semplicemente per l’attuazione di comportamenti considerati concludenti.

In linea di principio, si ha l’accettazione tacita quando il chiamato all’eredità si comporta come un erede e dunque esercita poteri sul patrimonio ereditario che altrimenti non gli spetterebbero poiché superano la mera conservazione e tutela dei beni. L’accettazione tacita dell’eredità è riconosciuta dalla legge come una formula pienamente valida e dato che non richiede atti o mediazioni dei professionisti è del tutto gratuita.

Bisogna però considerare che l’accettazione non può essere revocata, inoltre l’erede sarà chiamato a rispondere degli eventuali debiti ereditari in proporzione della propria quota ma saranno aggredibili anche i beni del suo patrimonio personale, mancando il beneficio d’inventario.

Accettazione espressa

L’accettazione pura e semplice (ossia senza beneficio d’inventario) può anche essere espressa, ossia esplicitata dall’erede. In questo caso bisogna distinguere tra le dichiarazioni del chiamato all’eredità che configurano la volontà di accettare (al pari della forma tacita), come accade se l’interessato usa il titolo di erede o esprime la volontà di accettare in un documento, e gli atti veri e propri di accettazione.

Per formalizzare l’accettazione, necessario ad esempio per accertare la data di accettazione o per semplificare eventuali futuri atti di compravendita immobiliare sui beni ricevuti, bisogna infatti rivolgersi al notaio. Il costo in questo caso è rappresentato dall’onorario del professionista ed è stimabile in una spesa di circa 1.500/2.000 euro a seconda della complessità del patrimonio.

Altrimenti, l’accettazione può essere espressa anche direttamente presso la Cancelleria del tribunale di competenza, ossia del luogo in cui è stata aperta la successione, con un costo intorno a 300/500 euro. Ovviamente, in questo caso non si avrà alcuna assistenza professionale. Per la stessa ragione, la sola trascrizione di accettazione tacita presso il notaio ha un costo contenuto, intorno ai 600 euro.

Accettazione con beneficio di inventario

L’accettazione con beneficio d’inventario è senza dubbio l’opzione più costosa dal punto di vista delle spese immediate che l’erede deve sostenere, ma la salvaguardia del suo patrimonio potrebbe facilmente compensare l’esborso. Il beneficio d’inventario, infatti, permette di rendicontare i beni provenienti dall’eredità, così che siano gli unici aggredibili in caso di esecuzioni forzose di recupero crediti per i debiti ereditari.

L’accettazione con beneficio d’inventario, peraltro, deve essere richiesta necessariamente dai chiamati all’eredità in possesso di beni del defunto, che devono provvedere entro il termine di 3 mesi.

I costi dell’accettazione con beneficio d’inventario sono dovuti all’inventario stesso (98 euro di contributo unificato e 27 euro per la marca da bollo), alla trascrizione dell’atto (294 euro) e per le marche da bollo:

  • 2 marche da bollo da 16 euro;
  • 1 marca da bollo da 11,94 euro;
  • 1 marca da bollo da 11,94 euro per il rilascio della copia entro 5 giorni;
  • 1 marca da bollo da 32,62 per il rilascio a vista.

Se l’accettazione è effettuata dal notaio questi costi sono già considerati nell’onorario del professionista che, contenendo anche l’assistenza professionale, parte da circa 2.000 euro, ma varia a seconda del tariffario adottato e dalla complessità del patrimonio.

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