Tra inflazione, caro-bollette, crollo del Pil, decreti vari, aiuti all’Ucraina e maggiori spese militari, la guerra in poco più di un anno già avrebbe generato per l’Italia dei costi superiori ai 191,5 miliardi a noi destinati dal Pnrr.
La guerra in Ucraina, oltre alle migliaia di morti e alle inaudite sofferenze, ha generato un enorme fiume di denaro che sta abbeverando i colossi delle materie prime, i produttori di armi e la grande finanza internazionale.
A sborsare questi soldi come sempre è Pantalone, ovvero i Paesi occidentali, quindi i loro cittadini, anche se il conto più salato lo andranno a pagare gli ucraini una volta che questa guerra sarà finalmente giunta a conclusione.
Facendo una stima a ribasso e assolutamente parziale, visto che tutti i segnali farebbero pensare a una guerra in Ucraina che potrebbe andare avanti ancora a lungo, finora dall’Occidente sarebbero stati spesi, o messi in preventivo, oltre 1.000 miliardi di dollari.
Visto che la guerra sembrerebbe poter durare ancora a lungo - al momento un cessate il fuoco non sembrerebbe essere all’orizzonte anche se qualcosa dal punto di vista diplomatico si starebbe iniziando a muovere - questa montagna di soldi potrebbero essere luna sorta di antipasto del conto finale.
Assai salato sarebbe il conto anche per l’Italia, con il nostro Paese che in questi quattordici mesi di guerra potrebbe aver avuto quasi 200 miliardi di spese in più a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Quanto costa all’Italia la guerra in Ucraina
Lo scorso giugno un articolo di Massimiliano Di Pace pubblicato dall’Huffington Post, ha stimato per l’Italia un costo complessivo per la guerra in Ucraina che potrebbe arrivare entro la fine del 2022 alla cifra monstre di 180 miliardi.
Al conto però mancano i 14 miliardi stanziati dal decreto Aiuti ter licenziato a settembre, che si sono sommati ai circa 50 miliardi dei due provvedimenti precedenti per mitigare l’aumento del costo del gas, oltre ai 25 miliardi che sono stati la dotazione dell’Aiuti quater.
Ci sono poi i 21 miliardi stanziati sempre per le bollette nella legge di Bilancio 2023, misura questa da rifinanziarie a fine marzo, mentre i tagli al prezzo della benzina prima dello stop sono costati complessivamente poco meno di 9 miliardi.
Stando all’Ukraine support trucker, a febbraio 2023 da quando è scoppiata la guerra l’Italia ha elargito all’Ucraina 660 milioni di aiuti militari, 310 milioni di aiuti finanziari e 50 milioni di aiuti umanitari, con il Parlamento che nei mesi scorsi ha deciso di aumentare la spesa militare di 1,2 miliardi l’anno.
Poi ci sono gli effetti indiretti, come la contrazione del Pil tanto che l’Italia stando al Fmi in questo 2023 dovrebbe entrare in recessione; sempre il Fondo Monetario Internazionale ha stimato per il Belpaese una inflazione al +7% nel 2022 e del +9% per il 2023. C’è da dire però che i primi dati del nuovo anno sembrerebbero essere migliori rispetto le attese.
Tra crollo del Pil, lo spettro della recessione, aiuti all’Ucraina, crescita delle spese militari, aumento dell’inflazione e dei costi per bollette e carburante, la guerra sembrerebbe poter avere un effetto ancora più devastante del Covid per le nostre tasche, tanto che in un anno per l’Italia il conto sembrerebbe essere superiore ai 191,5 miliardi che incasseremo complessivamente dal Pnrr.
Guerra in Ucraina: le spese dell’Ue
Un altra voce da mettere in conto è quella degli aiuti comunitari all’Ucraina, con Ursula von der Leyen che in autunno ha annunciato un assegno mensile da 1,5 miliardi per Kiev.
A marzo 2023 inoltre l’Unione europea ha approvato un piano da 2 miliardi per acquistare munizioni destinate ai propri arsenali e, soprattutto, a quelli dell’Ucraina. Dopo poche settimane però già si è capito che i soldi stanziati potrebbero non essere sufficienti.
In generale stando sempre all’Ukraine support trucker, questo è quanto sarebbe stato speso finora per l’Ucraina da parte di Stati Uniti, Unione europea e altri Paesi donatori.
Briciole queste in confronto a quanto costerà la ricostruzione del Paese ora martoriato dalla guerra: l’ultima stima parla di un conto da 750 miliardi di dollari. Da tempo a riguardo si parla di un Piano Marshall da parte dell’Occidente che si è “spartito” le varie zone dell’Ucraina da ricostruire: all’Italia spetterà il Donetsk, ora in buona parte in mano alla Russia.
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