Quanto fattura la Juventus? Ecco come interpretare fatturato, passività e patrimonio netto della società di calcio della famiglia Agnelli.
Quando fattura la Juventus?
La Juve è la squadra di calcio con più tifosi in Italia, oltre ad essere considerata la più forte di tutti i tempi con 71 trofei tra competizioni nazionali e internazionali.
Ma il calcio non è solo una questione di gol, vittorie e scudetti: dietro le emozioni del campo ci sono strategie finanziarie, investimenti e scelte manageriali che possono influire profondamente sui successi (o le difficoltà) del club nei 90 minuti di gioco. Queste informazioni trovano rappresentazione all’interno del bilancio della società e mettono nero su bianco il suo stato di salute.
Sapere quanto guadagna la Juventus e conoscere i meccanismi finanziari che si celano dietro le plusvalenze derivanti dalla cessione di un calciatore da una squadra all’altra o a quanto ammonta il player trading della società è essenziale per ogni tifoso che desidera seguire da vicino la propria squadra del cuore.
Solo comprendendo questi aspetti si può avere una visione più completa delle scelte e delle operazioni che determinano il presente e il futuro del club.
Fonte: Money.it Aziende
Quanto fattura la Juventus
La Juventus fattura in media 500 milioni di euro l’anno. Tuttavia, il fatturato della Juventus nella stagione 2023/24 è stato pari a 394,5 milioni di euro, inferiore rispetto ai 507,7 milioni dell’anno precedente, a causa della esclusione dalla Champions League che - secondo l’ad Maurizio Scanavino - ha avuto un impatto negativo di circa 130 milioni di euro.
Ma come si determina il fatturato di una società di calcio? Il fatturato della Juventus è la somma di tutti i ricavi generati dalle attività commerciali del club:
- Ricavi da gare (biglietti e abbonamenti): 57,7 milioni di euro
- Diritti televisivi: 99,7 milioni di euro
- Incassi dagli sponsor e pubblicità: 132,6 milioni di euro
- Player trading (plusvalenze da cessione a titolo definitivo dei calciatori, ricavi dalla cessione in prestito dei calciatori): 34,2 milioni di euro
- Ricavi da vendita di prodotti e licenze (merchandising): 28 milioni di euro
- Altri ricavi: 42,4 milioni di euro
Sapere quanto fattura la Juventus non basta per conoscere lo stato di salute della società. Se si analizza l’ultimo bilancio 2024 si nota infatti una perdita di 199,2 milioni di euro. Significa che la società sta andando male? Non necessariamente. Occorre infatti analizzare anche l’andamento dei costi.
Costi della Juventus
La perdita di 199,2 milioni di euro deriva dalla differenza tra fatturato (394,5 milioni) e costi (569,9 milioni di euro). Sebbene i costi siano in calo dai 606,9 milioni di euro della stagione precedente, risultano ancora superiori ai ricavi. Secondo l’ultimo piano aziendale approvato, inoltre, la Juventus prevede di raggiungere il pareggio di bilancio nell’anno finanziario corrente, grazie al ritorno in Champions League e a misure di riduzione dei costi, e a registrare un utile netto entro l’anno finanziario 2026-2027.
La maggior parte dei costi si riferisce agli stipendi (di giocatori e personale) e agli ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti. Sono così suddivisi:
- Costo del personale (ingaggi giocatori e stipendi personale dipendente): 264 milioni di euro
- Spese varie (trasferte, trasporti, catering, talent scouting, settore giovanile, ecc.): 4,3 milioni di euro
- Costi per servizi esterni: 81,1 milioni di euro
- Marketing e pubblicità: 14,4 milioni di euro
- Player trading passivo (minusvalenze da cessione a titolo definitivo dei calciatori, costi dall’acquisto in prestito dei calciatori): 22 milioni di euro
- Ammortamento calciatori: 169,8 milioni di euro
- Altri costi: 14,3 milioni di euro
Plusvalenze, player trading e altri dati da conoscere
Quella del player trading è una voci più controverse negli ultimi bilanci della Juventus. Il player trading è dato dalla differenza tra i ricavi da cessione dei calciatori, comprese le plusvalenze, e i costi di gestione degli stessi, ossia minusvalenze da cessione, costi di prestiti e ammortamento del cartellino.
L’ammortamento del cartellino è il valore monetario rimanente dell’investimento iniziale della società per l’acquisto di un giocatore e viene calcolato dividendo la somma iniziale dell’investimento per il numero di anni di contratto.
Per esempio, il valore di un giocatore pagato 10 milioni di euro per un contratto di 5 anni non viene contabilizzato subito in bilancio, ma nei successivi cinque anni consecutivi per una quota di 2 milioni di euro. Al termine della prima stagione, il costo storico del giocatore sarà pari a 8 milioni di euro, dopo la seconda stagione sarà di 6 milioni di euro e così via.
Se durante il contratto, la società dovesse ricevere un’offerta per la cessione del calciatore, occorre dunque fare riferimento alla quota di ammortamento per determinare se si tratta di plusvalenza o di minusvalenza. Con una offerta di 8 milioni di euro al termine della terza stagione, il club potrebbe contabilizzare una plusvalenza di 4 milioni di euro.
Come emerso da una indagine della società di revisione Deloitte, il player trading non sempre riflette con trasparenza i costi dei giocatori. Nel bilancio 2022, per esempio, la Juventus non ha contabilizzato dei costi (nel conto economico) relativi ad accordi per la riduzione dei compensi dei calciatori e successiva integrazione, con effetti sul bilancio per 20 milioni di euro circa. Questo significa che i bilanci potrebbero risultare gonfiati per nascondere perdite maggiori.
Di chi è la Juventus?
La Juventus è controllata da Exor, la holding della famiglia Agnelli, che detiene circa il 63,8% del capitale sociale del club. Exor è una delle principali holding di investimento europee e possiede partecipazioni in diverse aziende di rilievo come Stellantis, Ferrari, CNH Industrial e The Economist.
Oltre alla quota di maggioranza detenuta da Exor, il capitale della Juventus è suddiviso tra altri investitori tra cui fondi di investimento e piccoli azionisti privati, che comprano e vendono azioni sul mercato azionario di Borsa Italiana. Negli ultimi 5 anni, il club bianco-nero ha raccolto circa 900 milioni di euro dagli azionisti per rafforzare le proprie finanze.
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