Quanto guadagna chi lavora in fabbrica? Lo stipendio di un operaio in Italia

Alessandro Nuzzo

10 Dicembre 2022 - 11:31

L’operaio rappresenta una figura chiave per l’economia italiana con l’enorme mole di piccole e medie imprese che popolano il tessuto economico del nostro paese. Vediamo quanto guadagna.

Quanto guadagna chi lavora in fabbrica? Lo stipendio di un operaio in Italia

L’economia del nostro paese è dominata soprattutto da piccole medie imprese, ovvero aziende con meno di 250 dipendenti e 50milioni di euro di fatturato. Una rete enorme che dà lavoro a milioni di persone. Una delle figure cardine di queste imprese è rappresentata dall’operaio. L’operaio è un lavoratore che svolge mansioni prettamente manuali. Sono molto importanti nel processo di produzione e per il successo di tantissime aziende che, per questo non possono assolutamente farne a meno.

La figura dell’operaio trova spazio in diversi settori: dall’edilizia, alla logistica, fino al settore alimentare e dei trasporti. Il termine operaio è generico ma non esiste una singola categoria visto che variano in base alle mansioni e alla specializzazione. Esiste infatti l’operaio metalmeccanico, l’operaio di fabbrica, quello edile, termoidraulico e tanto altro. Ciò che conta è che tutti hanno un obiettivo comune, quello di dare il loro contributo alla creazione di qualcosa.

Compresa l’importanza della figura dell’operaio nel nostro paese, andiamo a vedere anche in che modo viene ricompensato per il lavoro che svolge approfondendo i dettagli sulla sua retribuzione.

Quanto guadagna un operaio in Italia

Lo stipendio medio di un operaio in Italia parte da 1.100 euro fino ad arrivare ai 1.600 euro. Una retribuzione che può subire delle variazioni in base a diversi fattori come:

  • la regione dove si presta servizio: se dicessimo che nel nostro paese esiste ancora un divario soprattutto tra le regioni del sud con quelle del nord non scopriremmo di certo l’acqua calda. Ci sono alcune aree industriali dove lo stipendio può essere più basso così come ci sono aree dove può arrivare anche a 2.000 euro per i più specializzati;
  • il livello d’esperienza: è quasi scontato che operai alle prime armi presentano uno stipendio più basso rispetto a chi vanta anni di esperienza nel settore e riceve la giusta ricompensa;
  • tipologia di azienda: le grosse multinazionali possono dare garanzie maggiori in termini di stipendio rispetto magari ad una piccola media impresa attiva da poco e che sta cercando ancora di guadagnarsi la sua fetta di mercato.

Abbiamo detto che un operaio in media in Italia guadagna dai 1.100 ai 1.600 euro con delle eccezioni che possono spingere il mensile anche a 2.000 euro. Oltre ai fattori già citati a contribuire alla differenza di paga è anche la categoria di appartenenza e il grado di specializzazione.

Le tipologie di operai che esistono in Italia e i loro stipendi

Nel nostro paese sono presenti tre tipi di operai: c’è quello generico, il qualificato e lo specializzato. Il primo, l’operaio generico non possiede particolari competenze e si limita a svolgere mansioni semplici e spesso ripetitive. Per lui lo stipendio medio si aggira sui 1.100 euro al mese.

L’operaio qualificato è chi possiede qualifiche utili allo svolgimento di alcune attività. Per lui la paga base parte da 1.300 euro al mese.

Infine abbiamo l’operaio specializzato che rappresenta il livello più alto, è molto esperto e in genere vanta anni di esperienza alle spalle. Proprio per il suo livello di padronanza della mansione può anche svolgere ruoli di direzione e coordinamento. Per questo la sua retribuzione è maggiore è parte da minimo 1.600 euro per arrivare anche a toccare i 2.000 euro al mese.

Questo mostra insomma come nel nostro paese viene data comunque molta importanza alla figura dell’operaio perché senza di esso nessuna impresa è capace di esistere e di ottenere profitti.

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