Lo stipendio di un veterinario in Italia e i guadagni medi di questi professionisti che si occupano della salute e del benessere degli animali.
Quanto guadagna un veterinario? Una domanda questa assai frequente visto che si tratta di una delle risposte più gettonate quando a un bambino viene chiesto quale sia il lavoro che vorrebbe fare da grande.
Per prima cosa bisogna specificare che un veterinario è un professionista - che può svolgere il suo lavoro sia come dipendente (in strutture pubbliche o private) sia come autonomo - specializzato nella cura e nel benessere degli animali.
Per diventare veterinario chi è in possesso di un diploma può iscriversi a un corso di laurea in Medicina Veterinaria - un ciclo unico dalla durata di cinque anni - che è a numero chiuso.
Una volta ottenuta la laurea in Medicina Veterinaria, occorre sostenere un esame di stato per ottenere l’abilitazione e la possibilità di iscrizione all’Ordine dei Medici Veterinari. Solamente al termine di questo percorso può essere intrapresa la professione senza che sia previsto un obbligo di praticantato.
In Italia a oggi sono oltre 33.000 i medici veterinari, divisi sostanzialmente in egual numero tra uomini e donne. Nel 2008 invece ne erano presenti quasi 28.000, segno di come sia sempre crescente la domanda per questa professione.
Vediamo allora a quanto ammonta lo stipendio di un veterinario in Italia, dando uno sguardo ai guadagni medi nel settore e alle differenze di retribuzione in base al settore e alla zona geografica.
Quanto guadagna un veterinario in Italia
Non è semplice definire quanto guadagna un veterinario in Italia, viste le tante specializzazioni di questa professione e le differenze tra chi lavora come autonomo e chi invece come dipendente.
Ci sono infatti quattro settori per quanto riguarda i medici veterinari:
- animali domestici o da compagnia;
- animali da allevamento;
- fauna selvatica e animali esotici;
- medicina preventiva e ispezione alimentare.
In base alla specializzazione, ecco generalmente dove può lavorare un veterinario:
- ambulatori e cliniche private;
- aziende sanitarie locali (ASL);
- allevamenti e aziende agroalimentari;
- centri di ricerca o parchi zoologici.
Quanto ai guadagni, un report del Censis datato 2018 ha bollato quello del veterinario come “un lavoro che non produce un adeguato riconoscimento economico”.
“Lo testimoniano i dati dell’indagine Almalaurea sul reddito medio dei laureati a cinque anni dal termine degli studi - si legge -, in base ai quali gli odontoiatri hanno un guadagno netto mensile di 2.131 euro, i medici chirurghi di 1.820 euro, mentre i medici veterinari guadagnano in media 1.272 euro al mese”.
Stando ai dati del ministero delle Finanze relativi ai redditi medi dichiarati per il 2016 dalle diverse attività professionali, risulta che “il reddito medio annuo di uno studio medico si attesta sui 66.000 euro, quello di un odontoiatra supera i 51.000 euro, mentre gli studi veterinari hanno un reddito medio di 21.160 euro”.
“Ancora più bassi i valori desumibili dalle dichiarazioni dei redditi degli iscritti alla cassa di previdenza - ha sottolineato il Censis -, da cui risulta che il reddito medio annuo dei medici veterinari è di circa 17.554 euro lordi, e che oltre la metà degli iscritti ha un reddito che non raggiunge i 15.650 euro annui”.
Vediamo allora come possono variare gli stipendi dei veterinari in base al tipo di lavoro svolto.
Lo stipendio di un veterinario dipendente
Lo stipendio di un veterinario dipendente nel privato varia molto a seconda dell’esperienza e del luogo in cui si lavora. In generale queste sono le retribuzioni.
- Veterinario appena laureato: 1.200-1.800 euro nette al mese.
- Veterinario con esperienza: 1.800-2.500 euro netti al mese.
- Veterinario cliniche specializzate: dai 3.000 a oltre 5.000 euro netti al mese.
Nel settore pubblico invece lo stipendio di un veterinario è determinato dai contratti nazionali e dall’anzianità di servizio: si va da 1.500 a 2.800 euro netti mensili a seconda della posizione.
Quanto guadagna un veterinario autonomo
Il reddito di un veterinario libero professionista varia enormemente e dipende dalla mole di lavoro e dalla capacità di gestione della propria attività.
In genere, un veterinario affermato può guadagnare tra 2.000 e 6.000 euro netti al mese, ma poi ci sono da considerare i costi legati alla gestione della propria attività.
In alcuni casi particolari - gestione di cliniche di alto livello, lavoro su animali esotici o allevamenti di lusso -, i guadagni di un veterinario autonomo di successo possono superare anche i 100.000 euro lordi annui.
Quanto alle differenze territoriali, non ci sono particolari variazioni nei guadagni, ma la maggior parte dei veterinari lavora nel Nord-Ovest (33%), seguito dal Nord-Est (23%), dal Centro (15%), dal Sud (15%) e dalle Isole (8%).
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