L’Italia sta accogliendo migliaia di persone in fuga dall’Ucraina e, allo stesso tempo, sta pagando dei contributi al sostegno dell’autonomia di queste. Ecco quanto è stato disposto e come ottenerlo.
L’Italia si è aperta all’accoglienza dei profughi ucraini che dall’inizio del conflitto sono stati costretti a lasciare il proprio Paese. Il governo italiano ha previsto una spesa di 54 milioni di euro per aiutare le persone e le famiglie arrivati in Italia.
Dopo un tempo di attesa relativamente breve, il fondo a sostegno dei profughi ucraini è stato reso disponibile. Le persone ucraine giunte in Italia possono richiedere il contributo di sostegno direttamente sul sito del dipartimento della Protezione civile. Il sostegno prevede l’erogazione di 300 euro al mese per persona adulta, più un contributo extra di 150 euro per ogni minore dichiarato.
Accanto al sostegno per le persone e le famiglie ucraine che hanno trovato una collocazione autonoma, non mancano i contributi per aiutare chi accoglie in casa propria i profughi. Si tratta di un rimborso, pari a 33 euro, per ogni rifugiato ospitato. L’Italia si è impegnata in diversi modi per permettere ai rifugiati ucraini di vivere adeguatamente, come la possibilità di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto. Una prova concreta che l’accoglienza, quando si vuole, è davvero possibile.
L’accoglienza ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra: quanto paga l’Italia
“Accoglienza non significa solo trovare un alloggio, ma permettere a queste persone di accedere ai servizi fondamentali cui hanno diritto, tra i quali certamente il servizio sanitario e l’inclusione scolastica”, ha detto il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti a Tgcom24.
Per andare nella direzione di permettere a ogni persone fuggita dal conflitto di autodeterminarsi e rendersi indipendente, il primo passo è stato quello di offrire un contributo di 300 euro per gli adulti e 150 euro per i minori. È un aiuto apprezzabile, dice Francesca Bocchini di Emergency, che sosterrà i profughi ucraini fino al momento nel quale troveranno autonomamente lavoro nel nostro Paese.
L’Italia ha impegnato una cifra di 54 milioni di euro per tale sostegno e per rispondere alle 100 mila persone giunte in Italia. Il rimborso però sarà corrisposto solo a chi chiederà il permesso di soggiorno e che otterrà i documenti e i codici per poterlo richiedere. Al momento il numero di domande di permesso di soggiorno giunte è di oltre 60 mila.
Rispetto ad altri Paesi, l’Italia ha avuto un afflusso decisamente più basso di rifugiati ucraini, basti notare il numero accolto in Polonia, che ha superato ormai i 3 milioni, ben oltre il limite di accoglienza previsto inizialmente dal Paese.
Come e quando richiedere il sostegno di 300 euro: attivo il sito della Protezione civile
Le persone che possono richiedere il sostegno sono i profughi ucraini in fuga dal proprio Paese. Per poter richiedere il sostegno bisogna compilare la domanda attraverso la piattaforma accessibile nel sito della Protezione civile. La domanda va richiesta e inviata entro il 30 settembre 2022 e solo dopo aver ottenuto il codice fiscale (rilasciato con la domanda per il permesso di soggiorno).
Una volta inviata la domanda e dopo aver ricevuto l’email e sms di conferma, la somma sarà erogata in contanti presso gli uffici postali di tutto il territorio italiano. Dopo due mesi, se non saranno ritirati i soldi previsti, il contributo sarà revocato.
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