Quanto rende oggi il BTP Valore ottobre 2028 e quanto ha guadagnato finora chi lo ha comprato 1 anno fa?

Stefano Vozza

23 Ottobre 2024 - 12:51

Buone performance per gli investitori nel BTP Valore 2028 tra incassi cedolari e apprezzamento del bond sul mercato secondario.

Quanto rende oggi il BTP Valore ottobre 2028 e quanto ha guadagnato finora chi lo ha comprato 1 anno fa?

Finora il MEF ha collocato quattro serie differenti di BTP Valore tra il 2023 e l’anno in corso. Si tratta della nuova famiglia di titoli di Stato pensati per le esigenze di investimento del pubblico retail, cioè famiglie e investitori individuali.

A giudicare dai volumi sottoscritti nelle 4 emissioni, la formula sembra apprezzata da chi ha soldi da investire. Gli importi raccolti dalle 4 serie, infatti, surclassano abbondantemente quelle delle 4 serie del vecchio BTP Futura, giusto per fare un esempio.

Molti risparmiatori si chiedono se e quando vi sarà una quinta serie. Al momento non vi sono dati e date ufficiali di fonte ministeriale. Tuttavia, a priori non si può escludere un futuro ritorno del MEF sul bond, ma più per il 2025 che per quest’anno.

Nel frattempo, vediamo quanto rende oggi il BTP Valore ottobre 2028 e quanto ha guadagnato finora chi lo ha comprato 1 anno fa. Si tratta, infatti, del titolo Valore con la struttura cedolare “più generosa” che al momento sia stata emessa.

Le caratteristiche principali del BTP Valore tra cedole e premio fedeltà

I bond di queste serie hanno una struttura cedolare fissa e crescente, detta step-up, tipica di molti buoni fruttiferi di medio-lungo termine.

Godono della garanzia dello Stato Italiano al pari degli altri bond del Tesoro e degli strumenti del risparmio postale. Hanno tutti durate medie comprese tra i 4 e i 6 anni, in linea con le esigenze di investimento dei piccoli risparmiatori.

Il rimborso del capitale è garantito a scadenza ed è pari al valore nominale sottoscritto. Sempre a scadenza, il Tesoro riconoscerà un premio fedeltà solo per chi avrà acquistato il titolo in emissione e l’avrà tenuto in portafoglio fino a sua naturale scadenza. Esso sarà pari a una quota percentuale del debito sottoscritto.

Tuttavia, niente e nessuno vieta la compravendita delle obbligazioni durante la loro vita di maturazione. Esse sono scambiati sul MOT, il mercato secondario, alle condizioni vigenti al tempo della compravendita.

Quanto rende oggi il BTP Valore ottobre 2028 e quanto ha guadagnato finora chi lo ha comprato 1 anno fa?

Il BTP Valore della 2° emissione, collocato dal 2 al 6 ottobre 2023, aveva una durata iniziale di 5 anni (data scadenza: 10/10/2028) divisi in due step:

  • 4,10% annuo lordo per il 1°, 2° e 3° anno (3,5875% netto);
  • 4,50% annuo lordo per il 4° e 5° anno (3,9375% netto);

Il premio fedeltà finale, solo a scadenza, è dello 0,5% del capitale nominale investito. Considerato che il contratto medio fu di quasi 26.700 € (dati MEF; lotto minimo: 1.000 €), vuol dire che il sottoscrittore medio iniziale avrebbe incassato ad oggi sui 950 € netti di cedole.

Quest’ultima ha periodicità trimestrale, per cui sarebbero stati circa 240 € netti a trimestre su un ipotetico controvalore di 26.700 €. Il rateo netto attuale, invece, è dello 0,127%. Il flusso cedolare, infine, resterebbe lo stesso anche per il secondo (quello in corso) e terzo anno di vita dell’obbligazione.

Il BTP Valore 2028 si è apprezzato sul mercato secondario

La relativa robusta cedola di questo titolo, anche rispetto agli altri bond della stessa serie, si spiega con una ragione molto semplice. L’emissione, in sostanza, avvenne in un periodo molto sfavorevole per il debitore e per i bond in generale (a ottobre 2023 il BTP decennale rendeva il 5%).

Poi quando le condizioni macroeconomiche e la BCE hanno lasciato intuire che forse il peggio fosse alle spalle, i bond si sono apprezzati. Il trend è valso per tutte le obbligazioni, specie per quelle a media scadenza e cedola ‘robusta’ come nel nostro caso. Il BTP Valore 2028 scambia oggi sui 104,66 centesimi, per un rendimento effettivo netto a scadenza del 2,55%.

Verrebbe quasi da dire “un peccato” per chi si è perso il titolo in emissione, mentre è sicuramente un’altra “grazia” per chi lo comprò allora.

L’eventuale rivendita del titolo, infatti, garantirebbe un ulteriore buon 4% netto di capital gain.

Argomenti

# Btp
# Cedola

Iscriviti a Money.it