Dall’1 gennaio del 2022 la quarantena non viene più equiparata alla malattia: i lavoratori costretti a casa non hanno più la copertura pagata dall’Inps. Vediamo come cambiano le regole.
La quarantena non è più equiparata alla malattia. Così chi è in quarantena obbligatoria dopo un contatto con positivo al Covid-19 (e quindi impossibilitato ad andare al lavoro) o in isolamento fiduciario a casa anche per gli obblighi relativi al rientro dall’estero non avrà più la copertura pagata dall’Inps per l’eventuale assenza.
Il problema riguarda soprattutto chi non può ricorrere allo smart working, come avviene per tanti lavori che devono svolgersi necessariamente in presenza. In quel caso l’unica speranza - dall’1 gennaio 2022 - è che il datore di lavoro si faccia carico del pagamento dei giorni d’assenza.
Il periodo di malattia in caso di quarantena, finora coperto dall’Inps, non è stato rifinanziato dal governo oltre il 31 dicembre 2021. Vengono quindi modificate le tutele previste durante l’emergenza Covid per i lavoratori in quarantena e per i fragili. Difatti anche i fragili potevano essere esentati dal lavoro equiparando la loro assenza alla quarantena, ma ora non più.
Niente rinnovo quarantena come malattia
Se non verranno stanziate nuove risorse, quindi, la tutela per i lavoratori in quarantena non sarà più attiva nel 2022. Nonostante lo stato d’emergenza per coronavirus sia stato prorogato fino al 31 marzo del 2022. E per ora non sembra sia previsto un ulteriore finanziamento della misura.
Sul tema interviene il Movimento 5 Stelle che chiede di rifinanziare la tutela della quarantena equiparandola alla malattia, come avveniva finora. La richiesta è quella di intervenire nel nuovo scostamento di bilancio che, a giudizio dei pentastellati, dovrebbe contenere anche una proroga per la cassa integrazione Covid.
Le nuove regole della quarantena
Va ricordato che le regole sulla quarantena sono cambiate di recente, con restrizioni minori per i vaccinati e i guariti. Infatti chi ha la terza dose non deve necessariamente sottoporsi alla quarantena in caso di contatto con un positivo.
In particolare nessun obbligo di quarantena è previsto per chi ha completato il ciclo primario da 120 giorni o chi ha ricevuto la dose booster o, ancora, sia guarito dal Covid da meno di 120 giorni: per queste persone varrà solo l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 e sottoporsi a tampone nel caso in cui siano sintomatiche.
Sono cambiate le quarantene anche per i vaccinati da più di quattro mesi con ciclo primario (quindi prima e seconda dose): in questo caso la quarantena è scesa da sette a cinque giorni. Infine per i non vaccinati non è cambiato nulla: la quarantena resta di dieci giorni.
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