Sono diversi i motivi per cui la quattordicesima mensilità potrebbe non essere pagata. È importante capire la causa prima di agire di conseguenza.
Se la quattordicesima, attesa da alcuni lavoratori e pensionati, non arriva potrebbero esserci diversi motivi dietro: è importante capire la causa del mancato pagamento, così eventualmente da poter agire di conseguenza.
Come prima cosa, infatti, è importante sapere che la quattordicesima non spetta a tutti. Nel caso dei lavoratori dipendenti questa è esclusività per alcuni settori - e contratti - mentre per i pensionati questa è legata al reddito.
Se la quattordicesima non viene pagata, quindi, potrebbe essere semplicemente perché non ne avete diritto. Per questo motivo prima di pianificare qualsiasi azione conviene sempre accertarsi se la quattordicesima mensilità spetta o meno.
A tal proposito vi consigliamo di leggere le nostra guida in merito.
Nel caso vi spetti, però, avete tutto il diritto a pretendere che la quattordicesima vi venga pagata.
Dal momento che, seppure vengono chiamate allo stesso modo, la quattordicesima per i lavoratori dipendenti è molto diversa da quella spettante ai pensionati, tratteremo queste due misure separatamente.
Lavoratori dipendenti: cosa fare se la quattordicesima non viene pagata?
Si avvicina il pagamento della quattordicesima mensilità per molti lavoratori e pensionati: tra giugno e luglio, infatti, ai dipendenti per i quali è espressamente prevista dal CCNL di riferimento e per i pensionati che soddisfano i requisiti vigenti, riceveranno la tanto attesa quattordicesima.
Potrebbe succedere però che la quattordicesima non venga pagata dal datore di lavoro, o anche che l’INPS, per un qualsiasi errore di sistema, non la accrediti sul conto corrente di un pensionato che ne avrebbe diritto.
Cosa fare in questi casi? A chi bisogna rivolgersi per tutelare il proprio diritto alla quattordicesima? Le risposte a queste domande variano a seconda dei casi; la procedura, infatti, è differente per lavoratori e pensionati.
Partiamo dai lavoratori dipendenti.
Come anticipato, la prima cosa da fare è consultare il contratto collettivo del settore di riferimento nel quale sono indicate tutte le informazioni in merito alla quattordicesima, compresa la data di pagamento.
Quest’ultima informazione è molto importante: solo conoscendo entro quale giorno deve essere pagata la quattordicesima potete capire se il vostro datore di lavoro è in ritardo. Qualora lo fosse il primo passo da fare è di scrivere un sollecito al titolare dell’azienda, chiedendo che l’erogazione della quattordicesima avvenga il prima possibile.
Il sollecito va presentato in forma scritta e può essere inviato tramite raccomandata A/R o posta elettronica certificata. Inoltre, è possibile anche la consegna a mano.
È importante indicare nel sollecito che nel caso in cui il difetto di pagamento superi i 10 giorni si ricorrerà per vie giudiziali.
Quindi se nonostante l’avvertimento l’azienda continua a non pagare la quattordicesima, allora il dipendente potrà ricorrere alla Direzione del Lavoro presentando un esposto per il mancato pagamento.
A questo punto la Direzione del lavoro convocherà l’azienda per tentare una conciliazione tra le parti, così da fare in modo che questa riconosca al dipendente la quattordicesima spettante.
Se neppure questo tentativo va a buon fine allora l’ultima strada sarà quella del decreto ingiuntivo in tribunale, con il quale il dipendente - assistito da un avvocato - rivendica il proprio diritto alla quattordicesima davanti al giudice.
Spetta al giudice verificare che la richiesta sia fondata e in tal caso notificherà un’ingiunzione all’azienda chiedendo il pagamento entro il termine di 40 giorni; se non lo fa allora il tribunale potrà dare disposizioni per il pignoramento ai danni del datore di lavoro.
Pensionati: cosa fare se la quattordicesima non viene accreditata
Dal 25 giugno al 1° luglio (qui il calendario dei pagamenti), insieme alla pensione mensile, circa 3,5 milioni di pensionati riceveranno la quattordicesima.
Tuttavia, affinché se ne abbia diritto è necessario:
- hanno più di 64 anni;
- sono titolari di una pensione per la quale è prevista la quattordicesima (vecchiaia, anzianità, anticipata, inabilità e invalidità, superstiti);
- reddito complessivo non superiore ai 10.053,81 euro;
- reddito complessivo personale annuo tra 10.053,81 euro e 13.405,08 euro lordi (1.031,16 euro mensili lordi).
Potrebbe accadere però che per un qualsiasi errore l’INPS non accrediti la quattordicesima sul conto corrente del pensionato, nonostante questo soddisfi tutti i suddetti requisiti.
In questo caso il pensionato può controllare il modulo Obis M. disponibile nell’area “Servizi Online->Servizi per il cittadino” del sito INPS. Una volta effettuato l’accesso bisognerà aprire la sezione “fascicolo previdenziale del cittadino” e scaricare l’apposito “certificato di pensione Obis M.”
Se in questo risulta che la quattordicesima non è messa in pagamento allora significa che secondo l’Inps non ne avete diritto. Se la pensate diversamente allora potete fare ricorso contro questa decisione.
Il consiglio che vi diamo, però, è di rivolgervi a uno dei patronati presenti nella vostra zona; questo - gratuitamente - vi assisterà nella vostra richiesta di rimborso all’INPS ed eventualmente vi farà assistere da un sindacato.
Vale la pena ricordare però che - così come per i lavoratori - anche i pensionati hanno tempo 5 anni per chiedere il rimborso della quattordicesima, dopodiché questa cadrà in prescrizione e non si potrà più far valere il proprio diritto.
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