Questa città ha un grande bunker nucleare che ha tenuto segreto per anni

Alessandro Cipolla

22 Agosto 2024 - 07:55

Cosa ci fa un bunker nucleare segreto sotto un hotel di una piccola città americana? Vista la vicinanza con Washington i sospetti della gente del luogo si sono rivelati poi fondati.

Questa città ha un grande bunker nucleare che ha tenuto segreto per anni

Un bunker nucleare segreto sotto un hotel di una piccola città americana praticamente sconosciuta. Sembrerebbe essere una trama di un film di Hollywood, invece è stato una sorta di segreto che per decenni è stato tramandato alla Casa Bianca di presidente in presidente.

Anche la località sembrerebbe essere uscita fuori da un thriller: White Sulphur Springs, piccola cittadina di neanche 3.000 anime in West Virginia, a circa 4 ore di macchina da Washington.

Allora cosa ci fa un bunker situato a 220 metri di profondità e che può ospitare fino a mille persone a White Sulphur Springs? La risposta è semplice: per decenni è stato il rifugio segreto dei presidenti americani in caso di un attacco nucleare da parte della Russia.

Un vecchio retaggio della Guerra Fredda, tanto che la costruzione del bunker è iniziata nel 1958 ed è terminata nel 1962, proprio nel periodo della crisi dei missili a Cuba che ha portato gli Usa e la Russia a un passo dallo scontro.

Uno scenario tristemente attuale visto che, come se il passato non ci avesse insegnato nulla, mai come in questo momento le due superpotenze sono vicine a una guerra che inevitabilmente diventerebbe mondiale.

La storia del bunker nucleare segreto a White Sulphur Springs

A 300 chilometri da Washington sorge White Sulphur Springs, un piccolissimo centro sostanzialmente isolato che però al suo interno vede la presenza del gigantesco hotel Greenbrier , una struttura da 700 camere circondata da un parco da 4.500 ettari.

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’hotel fu utilizzato dall’esercito e ospitò un ospedale militare, poi nel 1946 fu restituito al suo proprietario originale, una compagnia ferroviaria. Gli abitanti del luogo però iniziarono a insospettirsi quando negli anni ‘50 iniziarono dei lavori che venivano costantemente monitorati da dei militari.

I cittadini di White Sulphur Springs hanno sempre sospettato che qualcosa si celasse all’interno di quell’hotel che, negli anni, ha ospitato ben ventotto presidenti degli Stati Uniti.

Il bunker è rimasto segreto per trentaquattro anni, fino a quando nel 1992 un articolo del Washington Post svelò la sua esistenza. Nonostante avessero capito che la struttura nascondesse qualche segreto, gli abitanti del luogo - che in buona parte lavoravano nell’hotel - non immaginavano l’esistenza del rifugio.

Il bunker sotto l’hotel Greenbrier sarebbe servito come rifugio dei membri del Congresso in caso di un attacco da parte della Russia: in questo modo i membri del governo sarebbero stati al sicuro e avrebbero potuto lavorare anche in caso di una guerra nucleare.

Nulla venne lasciato al caso nella realizzazione. Il bunker è stato progettato per ospitare e rifornire più di mille persone, con una propria fornitura di elettricità e acqua, nonché una riserva alimentare per sei mesi e un proprio ospedale, una sala da pranzo per 400 persone e stanze per dormire e studiare per tutti i membri del Congresso.

Furono costruite due grandi sale consiliari, una con 470 persone (qui si sarebbe riunita la Camera dei Rappresentanti), l’altra 130 (sarebbe stato per il Senato). Era circondato da un muro di cemento spesso 60 centimetri e gli ingressi erano chiusi da porte in acciaio rinforzato da 25 tonnellate.

Insomma era una sorta di Capitol Hill sotterranea e a prova di bomba atomica, con tanto di studio radiofonico e televisivo da cui i politici avrebbero potuto rivolgersi alla popolazione in caso di guerra nucleare.

Al momento il bunker costato tanti soldi senza essere mai veramente utilizzato - il governo poi si è scusato - è ancora presente sotto l’hotel Greenbrier ed è visitabile, con una parte che poi è stata affittata per farne una server farm.

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