Questa grande azienda del Lussemburgo cerca centinaia di lavoratori. Le offerte di lavoro sono aperte anche agli italiani.
Non è certo una novità cercare lavoro all’estero, soprattutto all’interno dell’Unione europea, dove per questioni pratiche e burocratiche è più semplice stabilirsi e adattarsi. Il Lussemburgo è una delle mete più ambite, nonostante le abitudini di vita molto differenti da quelle italiane, grazie alle numerose opportunità di lavoro e alla stabilità professionale vantata dai residenti. Stipendi competitivi e vantaggi fiscali sono di certo un bonus, in un piccolo Stato che vanta un’eccellente qualità della vita. Bisogna quindi sapere che in questo momento ci sono occasioni davvero appetibili. Una grande azienda lussemburghese sta assumendo in massa, con centinaia di posizioni aperte per diversi sbocchi di carriera interessanti.
Si tratta in particolare della Cfl, Società Ferroviaria Nazionale del Lussemburgo, l’unica società che si occupa del trasporto ferroviario di merci e persone all’interno del Paese. Proprio per questo motivo l’azienda offre notevoli sbocchi lavorativi, raramente limitati ai soli residenti e peraltro in diversi campi. Le offerte di lavoro della Cfl sono piuttosto variegate, lasciando spazio anche a lavori non strettamente correlati all’ambito ferroviario, per esempio per le operazioni di magazzino o la reportistica aziendale. È quindi bene tenere d’occhio le offerte di lavoro della società, soprattutto se si desidera trasferirsi nel Granducato.
Una grande azienda del Lussemburgo sta assumendo in massa
Come anticipato, la società ferroviaria lussemburghese sta assumendo in massa e non è certo un evento raro. Il portale dedicato alle offerte di lavoro della Cfl è spesso pieno di opportunità vantaggiose, come sta accadendo in questi giorni. Le posizioni aperte spaziano in diversi settori, concentrandosi ovviamente sui ruoli specifici del campo ferroviario. Macchinisti, operatori ferroviari, manutentori e conducenti di mezzi pesanti sono professionisti molto ricercati per l’azienda, che è in continua espansione. Le offerte sono comunque centinaia e comprendono anche professioni differenti, per esempio nel campo delle telecomunicazioni, della statistica e del mercato immobiliare, oltre a operatori di magazzino, addetti tecnici e ingegneri di vari settori.
La stragrande maggioranza delle offerte attive ad oggi non prevede la residenza in Lussemburgo come requisito per la candidatura, nemmeno indicato come preferenziale. Per alcuni posti di lavoro, tuttavia, viene richiesta la cittadinanza in uno Stato dell’Unione europea. Nemmeno le lingue sono un ostacolo insormontabile, visto che molte offerte di lavoro richiedono soltanto la conoscenza del francese e del tedesco (talvolta perfino in alternativa). Il lussemburghese è per lo più preferenziale, ma è un requisito vero e proprio soltanto per poche offerte di lavoro. Per esempio, è necessario parlare il lussemburghese - è sufficiente la conoscenza orale della lingua - per candidarsi come manovratore di treni di servizio.
Gli altri requisiti specifici variano a seconda del profilo professionale selezionato, ma possiamo constatare che ci sono diverse opportunità anche per chi non ha titoli di studio superiori alla licenza media o superiore. Oltretutto, quando possibile le candidature sono aperte anche a chi non ha esperienza nel settore, insieme a svariate opportunità dedicate appositamente a studenti e stagisti. La candidatura può sempre essere inviata tramite l’apposito pulsante che si trova al fondo dell’annuncio, in cui vengono indicati anche i recapiti utili per ricevere informazioni più dettagliate, se necessario.
Tutte le posizioni oggi disponibili riguardano sedi della Cfl che si trovano nel territorio lussemburghese, perciò sarà necessario essere disponibili a trasferirsi. Trattandosi di un Paese membro dell’Unione europea le pratiche sono piuttosto semplici e in generale le regole sull’espatrio sono ben calibrate, tanto che lo Stato conta un numero abbondante di expat e frontalieri. I cittadini europei non necessitano del permesso di soggiorno, perciò le formalità da adempiere sono più che altro amministrative (come la gestione previdenziale e assicurativa). La maggior parte dei titoli di studio italiani, inoltre, è automaticamente riconosciuta, tranne per alcune professioni qualificate per cui è richiesta la convalida.