Queste patatine sono state ritirate dal mercato perché contaminate dall’olio motore impiegato per lubrificare i macchinari. Ecco cosa è successo nel dettaglio.
Se c’è un alimento che sa mettere d’accordo milioni di persone, indipendentemente da età, provenienza geografica e abitudini alimentari, si tratta delle patatine fritte. Soprattutto nella versione confezionata, le cosiddette chips, sono tra gli snack più venduti al mondo, ma il loro consumo dovrebbe avvenire in modo consapevole. Medici e nutrizionisti, non certo sostenitori accaniti delle patatine in busta, consigliano alcune raccomandazioni per salvaguardare la salute, soprattutto in soggetti con patologie o condizioni particolari.
C’è, tuttavia, un problema che riguarda tutti i consumatori: le possibili contaminazioni con sostanze nocive durante il confezionamento o la frittura delle patatine. Quest’ultima è una fase molto delicata, in cui i produttori devono assicurare il rispetto di tutte le precauzioni previste dalla legge per impedire ogni tipo di tossicità. La temperatura dell’olio e il tipo di olio utilizzato sono le uniche preoccupazioni per chi frigge delle patate in casa, ma la preparazione a livello industriale richiede tutt’altra accortezza.
Anche senza contare l’utilizzo di sostanze per favorire la conservazione delle patatine o donar loro un colore dorato, c’è un particolare elemento critico nella preparazione delle patatine in busta: la pulizia delle attrezzature e la separazione dei macchinari a seconda dell’impiego. Basta una disattenzione a compromettere la qualità e la salubrità dei prodotti, come sa bene un’azienda polacca - Intersnack Polonia - che ha dovuto far i conti con la contaminazione delle patatine addirittura dall’olio motore. Ecco cos’è successo.
Patatine contaminate da olio motore: cos’è successo
Come anticipando, l’azienda polacca Intersnack Polonia ha dovuto ritirare dal mercato alcune confezioni di patatine in busta, contaminate da olio motore. Bisogna però chiarire che il problema è stato identificato e corretto tempestivamente, tanto che i lotti interessati sono 32, quelli immessi sul mercato prima di scoprire il problema. Le confezioni, con scadenza all’inizio del 2025, sono vendute principalmente in Polonia, ma si ribadiscono i prodotti a rischio, vista l’importanza di non consumarli sottolineata dall’azienda.
- Przysnacki Chips Kotle con sale marino 125 g. Numeri di lotto: 533422, 533371, 533429, 533466 ,533400 533624, 533605, 533751, 533765, 533617. Da consumarsi preferibilmente entro il 17/02/2025 2025 1 8/02/2025 , 18/02/2025, 18/02/2025, 10/03/2025, 10/03/2025, 11/03/2025, 11/03/2025, 13/03/2025;
- Przysnacki Chips Kotle con peperoni rossi arrostiti 125 g. Numeri di lotto: 533421, 533370, 533530, 533467, 533401, 533622, 533604, 533750, 533764, 533975, 533618. Date di scadenza: 02/17 025, 18/02/2025, 18/02/2025 , 18/02/2025, 10/03/2025, 10/03/2025, 11/03/2025, 11/03/2025, 15/03/2025, 16/03/2025.
- Przysnacki Chips Kotle con aroma di cipolla caramellata 125 g. Numeri di lotto: 533332, 533602. Date di scadenza: 19/02/2025, 13/03/2025.
- Przysnacki Chips Kotle con cheddar e cipolla rossa 125 g. Numeri di lotto: 533358,533761, 533808, 533762, 533601. Date di scadenza: 20/02/2025, 11/03/2025, 12/03/2025, 12/03/2025, 13/03/2025.
- Przysnacki Chips Kotle con panna 125 g. Numero di lotto: 533405. Data di scadenza: 21/02/2025.
- Przysnacki Chips Kotle al gusto di finferli in salsa cremosa 125 g. Numeri di lotto: 533759, 533812, 533760. Date di scadenza: 11/03/2025, 12/03/2025, 12/03/2025.
La contaminazione interessa esclusivamente i citati numeri di lotto, mentre tutti gli altri prodotti dell’azienda sono perfettamente sicuri. Le analisi di laboratorio hanno infatti rilevato soltanto su alcuni prodotti una quantità eccessiva di idrocarburi aromatici e saturi di oli minerali, potenzialmente pericolosi per la salute.
La causa è stata immediatamente individuata e corretta, con conseguente smaltimento dei prodotti eventualmente nocivi, fatta eccezione per i lotti richiamati dal mercato che erano già stati messi in vendita. Per questa ragione, l’azienda ha subito condiviso la lista e invitato i clienti a controllare i pacchetti acquistati.
La contaminazione con questi agenti può avvenire per diverse cause, essendo presenti in diversi prodotti, come gli additivi alimentari e i mangimi, ma anche nell’ambiente. In questo caso, pare che la contaminazione sia dovuta all’olio lubrificante impiegato per la manutenzione dei macchinari, anche se non si conoscono le modalità precise con cui le sostanze sono migrate.
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