Queste targhe fantasma sono invisibili ad autovelox e Ztl, ma sono illegali

Ilena D’Errico

28 Aprile 2025 - 22:52

Queste targhe sono invisibili ad autovelox e Ztl. Vere e proprie targhe fantasma per evitare le multe ma del tutto illegali.

Queste targhe fantasma sono invisibili ad autovelox e Ztl, ma sono illegali

I conducenti fanno da sempre sfoggio di grande creatività quando c’è da eludere i sistemi di sorveglianza ed evitare le multe. La strategia migliore, per così dire, si rivela quella di nascondere la targa o renderla illeggibile, una volta alla sorveglianza diretta degli agenti e dei testimoni, oggi alle telecamere. Con i sistemi più avanzati la maggior parte dei tentativi si rivela fallimentare, ma ciò non toglie che queste targhe invisibili ad autovelox e Ztl sono illegali. Per i conducenti ci sono gravi sanzioni imposte dal Codice della strada, anche nel caso in cui il trucchetto non funzioni.

L’integrità e la leggibilità della targa di un veicolo sono infatti obbligatorie, imposte dalla legge innanzitutto per questioni di sicurezza. Allo stesso tempo, c’è da dire che con il nuovo Codice della strada e la vera e propria strage di multe tra gli automobilisti italiani gli espedienti si stanno facendo sempre più ingegnosi. Senza contare che l’attenzione alla sicurezza della circolazione stradale si sta facendo sempre più viva in tutta Europa, pertanto il campo di guidatori si allarga e di strumenti illeciti per aggirare i controlli ce ne sono sempre di più. In ogni caso, è importante non farsi coinvolgere da questi sistemi perché i rischi sono molto gravi.

Targhe fantasma invisibili ad autovelox e Ztl: come funzionano

Le nuove targhe fantasma sono invisibili ad autovelox e Ztl si basano su un meccanismo più che conosciuto e utilizzato. Sulla targa viene applicato un materiale riflettente che rende cifre e numeri illeggibili con i flash e le luci circostanti. Questo metodo, per quanto sia stato ottimizzato con materiali all’avanguardia, non funziona affatto con le telecamere a infrarossi ormai largamente impiegate sul territorio. Tuttavia, sono ancora molte le telecamere dotate del flash tradizionale con le quali questi trucchetti funzionano alla perfezione. Il problema, per così dire, è che non è possibile per un automobilista stabilire a priori quale tipo di strumento sia impiegato nella postazione di controllo.

In altre parole, il funzionamento delle targhe invisibili è lasciato al caso, può funzionare oppure no, e in ogni caso comporta un grosso rischio per l’automobilista. Per aggirare questo problema, però, vanno ormai molto in voga gli adesivi che alterano il codice alfanumerico, funzionali soprattutto per eludere i controlli della Ztl. Grazie all’apposizione di queste etichette apposite o di semplice nastro adesivo nero è facile simulare numeri o lettere differenti da quelli corretti. Anche in questo caso, però, rilevare l’inganno non è così difficile attraverso i controlli degli organi accertatori.

Targhe illegali: cosa si rischia

Occultare la targa non è soltanto vietato dal Codice della strada, bensì un vero e proprio reato. La materia è regolata dall’articolo 490 del Codice penale, Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, secondo il quale:

Chiunque, in tutto o in parte, distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico vero, o, al fine di recare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, distrugge, sopprime od occulta un testamento olografo, una cambiale o un altro titolo di credito trasmissibile per girata o al portatore veri, soggiace rispettivamente alle pene stabilite negli articoli 476, 477 e 482, secondo le distinzioni in essi contenute.

Gli articoli citati relativamente alle pene, impongono la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la reclusione da 1 a 6 anni il pubblico ufficiale che, rispettivamente, si macchia di contraffazione o alterazione oppure altera un atto vero, il tutto nell’esercizio delle proprie funzioni. Per il fatto commesso da un privato o un pubblico ufficiale fuori dall’esercizio delle proprie funzioni la sanzione viene ridotta di un terzo. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, il reato non viene punito per il riconoscimento della particolare tenuità del fatto, restando soltanto una multa di natura economica.

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