Una guerra dei dazi tra USA ed Europa sembra ormai inarrestabile: tra tariffe di Trump e contromisure di Bruxelles, questi settori economici europei rischiano le maggiori perdite.
La guerra dei dazi che Trump ha innescato contro tutto il mondo - Europa compresa - rischia di sfuggire di mano e travolgere settori economici cruciali dell’industria UE.
La prospettiva a breve termine per produttori e cittadini del vecchio continente è ricca di insidie. Per effetto delle contromisure annunciate da Bruxelles in risposta alle tariffe di Trump, per esempio, i consumatori europei si troveranno probabilmente ad affrontare prezzi più elevati su articoli che vanno dalle automobili ai jeans.
I principali settori industriali dell’UE, tra cui siderurgia, commercio al dettaglio e agricoltura devono inoltre fare i conti con una minore competitività e con l’aumento dei costi operativi, mentre si intensificano le tensioni commerciali tra la Casa Bianca e Bruxelles.
Nel frattempo, il clima è di un “botta e risposta” a colpi di dazi senza fine. La Commissione europea ha annunciato che avrebbe reagito alle tariffe generali del 25% recentemente imposte dal presidente degli Stati Uniti sulle importazioni di alluminio e acciaio negli Stati Uniti. Le misure di ritorsione dell’UE colpiranno beni per un valore di 26 miliardi di euro e i nuovi dazi statunitensi si applicheranno a beni europei per un valore di 28 miliardi di dollari.
Un ulteriore colpo di scena è arrivato giovedì 13 marzo, quando Trump ha minacciato una tariffa del 200% su vino, champagne e altri prodotti alcolici provenienti dalla Francia. Il presidente ha precedentemente suggerito che potrebbe implementare una tariffa generale del 25% sulle importazioni dall’UE, criticando il blocco per presunte pratiche commerciali sleali.
Se non c’è ancora una vera e propria guerra, la tensione è comunque altissima. I dazi dell’UE faranno aumentare i costi per una “serie di produttori”, mentre i settori chiave dovranno far fronte a “costi operativi più elevati, ridotta competitività e potenziali perdite di posti di lavoro”, secondo gli analisti. Cosa rischia l’economia europea? Ecco i settori che saranno maggiormente colpiti dalla guerra commerciale.
Guerra commerciale, questi settori UE nel mirino dei dazi
I settori europei che stanno per essere travolti dalle tensioni commerciali includono l’automotive, i metalli, l’edilizia, gli alcolici, i beni di lusso, i beni di consumo, la vendita al dettaglio, l’alimentare, l’agricoltura e i prodotti farmaceutici.
I dazi dell’UE faranno aumentare i costi per “una serie di produttori, non ultimi quelli automobilistici e quelli alimentari”, ha affermato Susannah Streeter, responsabile del settore finanziario e dei mercati di Hargreaves Lansdown, evidenziando articoli di uso quotidiano come una lattina di Coca-Cola o una scatola di fagioli.
“I giganti dell’auto sembrano destinati a dover affrontare il doppio colpo di costi più elevati e consumatori estremamente cauti, poco disposti a spendere cifre esorbitanti in articoli costosi in mezzo all’incertezza”, ha aggiunto.
Secondo Stuart Katz, responsabile degli investimenti presso la società di gestione patrimoniale Robertson Stephens, l’impatto sui consumatori europei sarà rapido poiché le aziende trasferiranno i costi più elevati per acquistare i beni USA colpiti dai dazi per sostenere i margini.
“I dazi UE sui cereali statunitensi, come mais e soia, potrebbero interrompere le forniture di mangimi per animali, con un impatto negativo sulla competitività del settore zootecnico dell’UE. Questo settore è vulnerabile a causa della sua limitata capacità di sviluppare nel breve termine alternative affidabili alla catena di fornitura per mitigare gli impatti tariffari”, ha detto Katz alla CNBC.
Attenzione, inoltre, all’impatto più ampio sulle interruzioni delle catene di fornitura e sull’incertezza economica per le industrie che dipendono dalle importazioni dagli Stati Uniti. Settori chiave come l’acciaio e l’agricoltura potrebbero dover affrontare costi operativi più elevati, una competitività ridotta e potenziali perdite di posti di lavoro hanno insistito gli analisti.
Infine, Katz ha sottolineato come che le tariffe minacciate dagli USA su prodotti come il cognac francese e i cosmetici potrebbero mettere a repentaglio le esportazioni e i posti di lavoro. I dazi di Trump potrebbero in futuro colpire anche le esportazioni farmaceutiche dell’UE, che sono fondamentali per Paesi come Irlanda e Danimarca che dipendono dal commercio con gli Stati Uniti.
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