Questo BTP con cedola al 3% scade nel 2029 e oggi ha un prezzo quasi alla pari

Stefano Vozza

25 Gennaio 2025 - 16:36

Analizziamo il rendimento di un BTP che scade a fine 2029, stesso anno in cui è previsto l’esercizio dell’opzione anticipata per il BTP Più

Questo BTP con cedola al 3% scade nel 2029 e oggi ha un prezzo quasi alla pari

In attesa dell’annunciata emissione del nuovo BTP Più di metà febbraio è un fiorire di valutazioni in merito alle strategie di investimento potenzialmente perseguibili. Comprare e tenere il titolo fino a scadenza o uscire alla pari alla prima finestra utile dopo 4 anni di possesso? Meglio puntare su un bond a cedola fissa e costante o è “più intrigante” il meccanismo step-up del nuovo Valore? E ancora, con riferimento alla prima scadenza intermedia cos’altro offrirebbe oggi il mercato di alternativo?
Com’era prevedibile, le possibili valutazioni si sprecano e si moltiplicano a seconda dei propri tempi, obiettivi di medio-lungo termine, propensione al rischio, etc. Intanto analizziamo questo BTP con cedola al 3% che scade nel 2029 e oggi ha un prezzo quasi alla pari.

Le caratteristiche del BTP Fx 3% ottobre 2029

Partiamo innanzitutto dall’esporre le sue caratteristiche principali. L’obbligazione ha codice ISIN IT0005611055 (denominazione: Btp Fx 3% Oct29 Eu) ed è nata sul finire del’estate dell’anno scorso (02/09/’24). Invece la data scadenza e di rimborso finale del prestito obbligazionario è quella del 1° ottobre del 2029 (anni residui: 4,69).
Il titolo è negoziato sul MOT di Borsa Italiana e l’ammontare emesso è di 4,5 mld di €, mentre il lotto minimo di sottoscrizione è di 1.000 €. Il Btp Fx 3% Oct29 ha una cedola annua lorda del 3%, pari all’1,50% semestrale. Pertanto al netto della ritenuta fiscale del 12,50% sugli interessi questi valori scendono, rispettivamente, al 2,625% e all’1,3125%.
Tuttavia, l’attuale corso del titolo sul MOT è di poco sopra il valore di rimborso finale, a 100,17 (credito d’imposta: 0,02%). In altri termini oggi servono 1.001,70 € più commissioni bancarie per acquistare 1.000 € di nominale.

Il rendimento effettivo di questo BTP con cedola al 3%

A rimetterci è il rendimento effettivo a scadenza del titolo, pari al 2,965% quello lordo e al 2,585% il netto. In particolare, quello totale da qui al termine è del 12% circa, da cui va sottratto il peso dell’imposta di bollo annua e delle spese di gestione bancarie. Con buona cognizione di causa possiamo dire che l’investimento genera un ritorno pulito complessivo intorno all’11%, poi tutto dipende dalle spese effettivamente sostenute.
Nel complesso possiamo definirlo un titolo con una discreta cedola acquistabile quasi alla pari. Ancora meglio sarebbe se se ne curasse il prezzo di carico, magari in un momento in cui le quotazioni torneassero di nuovo sotto cento. Finora i corsi di mercato lo hanno fatto momentaneamente a settembre (low: 99,17) e a novembre (low: 99,84) 2024 e a gennaio 2025 (low: 99,28).
Il picco delle quotazioni, invece, lo ha segnato l’11 dicembre scorso quando i prezzi hanno battuto 102,04.

Questo BTP con cedola al 3% scade nel 2029 e oggi ha un prezzo quasi alla pari

Anche il neo BTP Più di prossima emissione ha una prima data di uscita a inizio 2029, dopo 4 anni di vita. Tuttavia, il MEF ha precisato che l’opzione sarà un’esclusiva dei soli sottoscrittori iniziali, non di chi lo acquisterà successivamente sul mercato nel corso delle negoziazioni.
Tale finestra d’uscita anticipata porta con sé un vantaggio e uno svantaggio. Se in futuro i mercati finanziari o i titoli dell’emittente dovessero ripiombare nel caos, l’exit way alla pari darebbe modo di rivedere le proprie scelte senza rimetterci in conto capitale. Viceversa, se le cose dovessero volgere al bello sarebbe un peccato perdersi le più alte cedole del 2° step della serie dei tassi.
Valutazioni, insomma, tipo quelle riguardanti i tassi cedolari definitivi del neo BTP Più, specie per chi non è affatto sicuro di portare a termine l’investimento. È pur vero che dopo 4 anni si uscirebbe alla pari (acquisto in emissione), ma se le cedole iniziali fossero inferiori ai rendimenti del BTP 3% ‘29, per esempio, forse qualche riflessione in più andrebbe fatta.

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