Questo nuovo dispositivo cancella la targa dell’auto per evitare le multe, ma ovviamente è del tutto contrario alla legge. Ecco come funzione e cosa rischia chi lo utilizza.
Continuano gli stratagemmi degli automobilisti per evitare le multe, che rischiano però di produrre l’effetto opposto a quello sperato. Dopo la foglia finta che copre la targa, ecco che si sente parlare di un nuovo dispositivo che cancella la targa dell’auto, occultandola alle rilevazioni, ma altrettanto illegale. Anzi, questo espediente può costare al conducente ben più della multa che cercava di evitare.
Si dice che il gioco non vale la candela ed è proprio questo il caso. Anche ammettendo l’eventualità di ricevere una sanzione, che peraltro può essere facilmente evitata rispettando il Codice stradale, è molto probabile che sarebbe molto inferiore rispetto alla multa per aver occultato la targa.
Eppure, questi metodi stanno davvero spopolando, nonostante siano anche facilmente riconoscibili. Al di là dei pericoli per la sicurezza della circolazione stradale, che comunque non sembrano costituire un deterrente efficace, bisognerebbe almeno ponderare i rischi personali. Senza dubbio, se tutti conoscessero le sanzioni ci sarebbe un uso molto meno largo di questi escamotage.
Il dispositivo che cancella la targa per evitare multe
I sistemi di controllo automatici, come gli autovelox e le telecamere, fanno molto affidamento sulle targhe dei veicoli, quali codici identificativi univoci e esenti da qualsivoglia errore o confusione. Modificare la targa per impedire la lettura di numeri e lettere o ostacolarne la visibilità può perciò apparire come un rifugio sicuro dalle multe. Ci sono molti metodi progettati dai conducenti per arrivare a questo scopo e tutti hanno in comune una cosa: sono illegali.
Come anticipato, negli ultimi tempi si discute parecchio di un dispositivo che promette di cancellare la targa dell’auto per evitare multe. Dopo gli adesivi e le pellicole riflettenti, infatti, è arrivato questo sistema che offusca la targa rendendola completamente illeggibile. In buona sostanza, viene applicata una cornice con un vetro e con un solo click del telecomando collegato si genera un effetto nebbia, che impedisce la lettura da parte dei sistemi di controllo.
Questa è già la prima criticità, considerando che l’apparecchio è piuttosto vistoso e senza dubbio attira l’attenzione sul veicolo, anziché spostarla. È quindi molto probabile che cadendo nella tentazione di affidarsi a metodi del genere ci si ritrova a dover sopportare controlli e accertamenti ulteriori, anche perché le forze dell’ordine possono rintracciare il veicolo sfruttando altre informazioni, incluse le riprese delle telecamere in tratti in cui non era stato attivato il meccanismo.
L’eventualità non è così improbabile come si potrebbe pensare, anche perché compiere impunemente un’infrazione è soltanto uno dei tanti motivi per cui si potrebbe coprire la targa, e sono comunque frequenti i controlli diretti.
Perché coprire la targa non conviene
Chi copre, occulta o modifica la targa di un veicolo va incontro a diversi scenari legalmente rilevanti. La circolazione con una targa altrui (non appartenente al veicolo) o contraffatta è punita con la multa da 2.046 a 8.186 euro, posto che il conducente sia all’oscuro del problema. Chi, invece, altera personalmente la targa viene accusato del reato di uso di atto falso previsto dall’articolo 489 del Codice penale.
È evidente come i rischi sono ben superiori alla maggior parte delle sanzioni previste dal Codice della strada, soprattutto quelle più comuni come l’eccesso di velocità e il cambio di corsia dove vietato. Oltretutto, con un dispositivo simile sul veicolo si rischia una multa anche rispettando correttamente la legge, per l’appunto a causa della contraffazione stessa.
Questi metodi non appaiono una scelta conveniente da alcun punto di vista, tenendo anche conto della spesa per acquistarli e installarli. In ultimo, l’oscuramento della targa potrebbe rivelarsi controproducente nel caso in cui si subiscano dei danni o in altre situazioni in cui potrebbe emergere la necessità di identificare il proprio veicolo. Superfluo, infine, ricordare che la normativa sulla circolazione stradale andrebbe innanzitutto rispettata per l’incolumità di tutti gli agenti, compresi i pedoni.
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