Vuoi lavorare a pochi chilometri dall’Italia guadagnando molto più? In Austria ci sono diverse opportunità, basta conoscere l’inglese (e preferibilmente anche il tedesco).
Tra i Paesi che assumono ci sono anche quelli che confinano con l’Italia: non solo la Svizzera, capace di offrire ottime opportunità di guadagno per quanto con un costo della vita elevato, ma anche l’Austria dove secondo i dati Ocse lo stipendio medio è di poco più basso di 64.000 euro (rispetto ai circa 45.000 euro delle famiglie italiane).
Chi quindi ha difficoltà a trovare lavoro in Italia e sta prendendo in considerazione di trasferirsi all’estero ma non vuole allontanarsi troppo dagli affetti, potrebbe guardare all’Austria dove, per quanto il territorio sia molto più piccolo rispetto al nostro, non mancano le opportunità di lavoro.
Basta guardare sul portale Eures, dove per lavorare in Austria ci sono attualmente 62.484 posti vacanti per i quali è già possibile inviare la propria candidatura. Opportunità da non perdere considerando che l’Austria è tra i Paesi con la migliore qualità della vita, merito di un ambiente poco inquinato, di un’elevata sicurezza personale, di un’assistenza sanitaria di primo ordine e di eccellenti infrastrutture.
Per quali professioni l’Austria cerca lavoratori
Sono diversi i settori in cui in Austria è più semplice trovare lavoro, specialmente nelle grandi città come Vienna, Linz, Salisburgo e Innsbruck (dove persino potrebbero esserci posti di lavoro in cui si richiede la conoscenza della lingua italiana).
Sicuramente in queste grandi città, considerando che il turismo è molto diffuso, è più semplice trovare lavoro in settori come quello dell’hospitality (alberghi e altre strutture ricettive), come pure in bar e ristoranti.
Ma c’è molta richiesta anche nel settore sanitario, che così come in Italia è tra quelli che offrono le maggiori opportunità di guadagno, così come altri lavori qualificati come ingegneri meccanici, elettronici e informatici, come pure di specialisti IT (responsabile delle infrastrutture e dei sistemi informatici).
Ritornando invece a quei settori dove non sono richiesti chissà quale titoli di studio, tra quelli con più richiesta figura sicuramente l’edilizia, dove la ricerca di muratori, carpentieri e altri esperti non si ferma mai.
La prevalenza di questi profili la si nota anche facendo una ricerca sulle opportunità di lavoro pubblicate sul portale Eures, dove come anticipato sono più di 62.000 quelle che riferiscono all’Austria. Opportunità a cui potete candidarvi qui, per quanto ovviamente sia richiesta la conoscenza della lingua: le realtà in cui è sufficiente conoscere l’italiano sono molto poche, la priorità è sempre il tedesco per quanto comunque anche solo l’inglese, specialmente nelle grandi città come Vienna, potrebbe essere sufficiente.
Quanto si guadagna in Austria?
L’Austria è tra le prime dieci posizioni, tra i Paesi Ocse, per quanto riguarda gli stipendi medi annui più elevati, come evidenziato dal JP Salary Outlook dell’Osservatorio JobPricing. Qui, infatti, si guadagna in media 63.802 euro, molto di più rispetto all’Italia ferma a quota 44.893 euro.
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Va detto però che se analizziamo la ricchezza delle famiglie non c’è così tanta differenza rispetto a noi.
Nel dettaglio, se ci concentriamo sul reddito netto disponibile corretto delle famiglie, il quale corrisponde alle entrate che un nucleo familiare guadagna ogni anno al netto di imposte e trasferimenti, rappresentando così quanti soldi effettivamente ha a disposizione per l’acquisto di beni e servizi, notiamo che l’Austria ha un valore di circa 29.000 euro, mentre l’Italia di 28.000 euro. Vero quindi che in Austria si guadagna molto di più rispetto all’Italia, ma il costo della vita è talmente più elevato da rendere più sottile la differenza in termini di ricchezza reale.
Come trasferirsi in Austria per lavoro
Per gli italiani non ci sono chissà quali procedure da seguire. Come cittadini comunitari, infatti, avete diritto a viaggiare in altri Paesi Ue con la sola carta d’identità.
Va comunque detto che in Austria c’è l’obbligo di registrazione, il che significa che - eccetto quando si soggiorna in esercizi alberghieri - bisogna effettuare la registrazione al Comune o alle autorità municipali entro 3 giorni dall’ingresso. Laddove il soggiorno dovesse estendersi per un periodo superiore a 3 mesi, la dichiarazione andrà presentata presso un’autorità di soggiorno.
Non ci sono neppure vincoli particolari per l’accesso al mercato del lavoro, per il quale c’è la massima libertà (anche laddove vogliate intraprendere un’attività come lavoratori autonomi, per quanto in tal caso bisognerà comunque soddisfare i requisiti previsti dalle disposizioni di legge nonché in materia di qualificazione professionale).
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