Questo pozzo di petrolio potrebbe generare milioni, è uno dei più grandi progetti di ingegneria del mondo

Alessandro Nuzzo

3 Febbraio 2025 - 22:29

Con una previsione di riserve pari a 8 milioni di barili al giorno, questo pozzo appena scoperto mira a fare le fortune dell’Egitto.

Questo pozzo di petrolio potrebbe generare milioni, è uno dei più grandi progetti di ingegneria del mondo

Mentre nel mondo si parla di sostenibilità ed energia green, ci sono nazioni che non hanno alcuna intenzione di spingere verso una transizione energetica ma pensano bene di incrementare le trivellazioni sfruttando giacimenti di petrolio e gas. Lo ha detto apertamente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che aumenterà gli investimenti volti ad estrarre petrolio. E lo sta facendo anche l’Egitto. La nazione nordafricana era un tempo tra i principali produttori di petrolio a livello globale. Poi negli ultimi anni ha assistito ad un graduale calo della sua produzione. Ora però, una recente scoperta fatta nel Golfo di Suez potrebbe cambiare le carte in tavola portando l’Egitto ad estrarre enormi quantità di greggio e gas.

Scoperto un importante giacimento di petrolio

Nei pressi del Golfo di Suez, in un’area molto strategica da un punto di vista commerciale e vicina al Canale di Suez, l’Egitto ha effettuato una scoperta interessante nelle sue acque.

Un giacimento di petrolio con una capacità stimata di 8 milioni di barili. Questa scoperta è stata realizzata grazie alla partnership tra la Dragon Oil degli Emirati Arabi Uniti e la Gulf of Suez Petroleum Company (GUPCO). Il pozzo esplorativo ha dato notizie molto confortanti. Inizialmente ha prodotto 2.000 barili al giorno ma il grande potenziale risiede a circa 30 metri più in profondità dove potrebbe esserci una grandissima riserva. Nuovi pozzi potrebbero portare il sito a produrre 5.000 barili di greggio al giorno.

Il ministero del petrolio e delle risorse minerarie egiziano vede questa scoperta come un passo importante nella strategia del Paese volta ad aumentare la produzione di petrolio e gas, contribuendo a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a rafforzare la sicurezza energetica nazionale.

L’esplorazione è facilitata anche dall’uso di tecnologie avanzate di esplorazione sismica, come l’Ocean Bottom Node che consente di ottenere immagini più accurate del fondale marino semplificando l’identificazione di depositi di idrocarburi in zone difficili da raggiungere. Anche la zona di scoperta è strategicamente molto importante. Situata nei pressi del Canale di Suez che è una delle arterie di trasporto merci più importanti al mondo che collega Europa, Asia e Africa.

Il canale renderebbe più semplice anche l’esportazione, qualora la quantità di greggio estratta fosse maggiore del fabbisogno nazionale. Questo riposizionerebbe l’Egitto tra gli attori principali nel mercato globale dell’energia.

Al momento il paese produce 540.000 barili al giorno, una quantità insufficiente a coprire il fabbisogno interno. La scoperta del nuovo giacimento consentirebbe all’Egitto di evitare di importare petrolio dall’estero, risparmiando così da un punto di vista economico. Ma potrebbe anche sfruttarlo per venderlo consentendo di ottenere un guadagno.

Il Paese sta riacquistando il suo status di rilevanza nell’industria petrolifera mondiale, con un potenziale significativo per l’esportazione e per la stabilizzazione dei prezzi energetici regionali.

La scoperta del pozzo East Crystal-1 pone l’Egitto sulla strada promettente per rafforzare il suo settore energetico e presenta significative opportunità per gli investimenti esteri e per lo sviluppo economico del Paese

Argomenti

# Egitto

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