La ministra del Lavoro, Marina Calderone, presente all’evento di presentazione della pdl sulla partecipazione al lavoro dei dipendenti. «Andrà a sostegno anche delle piccole e medio imprese».
La proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese (qui i dettagli), nata da un’iniziativa popolare promossa dalla Cisl e sostenuta da oltre 400 mila firme, si avvicina al voto definitivo alla Camera dei Deputati, previsto per la prossima settimana (dopodiché ci sarà l’esame del Senato).
Nel frattempo, mercoledì 29 gennaio presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera, si è tenuto un evento di presentazione della proposta, a cui hanno partecipato i principali protagonisti dell’iter legislativo. Tra questi, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, i presidenti delle Commissioni Finanze e Lavoro, Marco Osnato e Walter Rizzetto (con cui ne abbiamo già parlato), oltre a esponenti del mondo imprenditoriale, tra cui il vice presidente di Confindustria Maurizio Marchesini. Assente, invece, la rappresentanza di Cgil e Uil, che non hanno preso parte all’incontro.
Presente all’evento anche la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, la quale ha evidenziato l’importanza della riforma sottolineando come possa favorire una maggiore partecipazione dei lavoratori senza intaccare la libertà di gestione delle imprese. Il testo prevede infatti un sistema su base volontaria, lasciando alle aziende la scelta di adottare o meno i nuovi strumenti di coinvolgimento dei dipendenti. Tra questi, la possibilità per i lavoratori di accedere ai Consigli di amministrazione, partecipare agli utili aziendali e beneficiare di nuove forme di welfare, con un potenziale impatto positivo sulle retribuzioni. Il tutto in linea con quanto stabilito dall’articolo 46 della Costituzione.
Uno degli interrogativi sollevati da noi di Money.it riguarda l’applicabilità della legge alle piccole e medie imprese, che in Italia rappresentano oltre il 75% del totale, con circa 760 mila aziende. A questo proposito, la ministra Calderone ha espresso fiducia nel fatto che anche le PMI potranno trarre vantaggio dalla riforma, grazie a un processo di accompagnamento e al coinvolgimento attivo delle parti sociali.
Lo stesso segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha ribadito che la legge andrà a rafforzare la contrattazione collettiva, che diventerà il luogo in cui verranno definiti gli strumenti più adatti per attuare la partecipazione dei lavoratori all’interno delle singole realtà aziendali. Le possibilità sono molteplici e potranno essere calibrate sulle diverse esigenze settoriali, garantendo un equilibrio tra il diritto dei lavoratori a essere coinvolti nella gestione e la necessità delle imprese di mantenere efficienza e competitività.
Resta tutto da giudicare, però, il modo in cui il tessuto imprenditoriale risponderà a questa opportunità e se la misura riuscirà davvero a tradursi in un miglioramento concreto delle condizioni lavorative e retributive.
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