Quotarsi in Borsa in modo semplice ed economico? Presto sarà possibile. Le novità in arrivo
Quotarsi in Borsa in modo semplice ed economico?
Un obiettivo perseguibile, secondo l’Ue, che ieri tramite la Commissione, il Consiglio e ancora il Parlamento ha trovato un accordo con il quale agevolare gli sbarchi sul mercato azionario, soprattutto quelli delle aziende più piccole.
Nello specifico, le novità europee modificheranno sia il regolamento sui prospetti finanziari sia quello relativo alle fattispecie di abusi di mercato. L’obiettivo sarà sempre lo stesso: quello di rendere la quotazione in Borsa un procedimento non solo più semplice ma soprattutto meno costoso per le piccole e medie imprese. Il tutto senza dimenticare però la protezione degli investitori.
Quotarsi in Borsa: cosa cambierà? Le novità
Innanzitutto, l’accordo trovato dall’Ue si rivolgerà in particolar modo alle imprese con una capitalizzazione (media) non superiore ai 200 milioni di euro (SME Growth Markets). Anche se, dopo 3 anni, la società passerà a un mercato tradizionale, gli oneri verranno ridotti.
Con la semplificazione dei processi di quotazione in Borsa le PMI potranno sbarcare sui mercati regolamentati dovendo ottemperare a criteri meno rigidi rispetto a quelli attuali.
“Tenuto conto della loro importanza nell’economia reale dobbiamo far sì che le piccole e medie imprese possano beneficiare di migliori condizioni di finanziamento per poter crescere e innovarsi”,
ha commentato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
Nello specifico, le società desiderose di quotarsi in modo semplice ed economico non saranno più costrette a stilare le liste dei dirigenti e degli organi a conoscenza di dati sensibili. Processi, questi, di fondamentale importanza in caso di indagini, ma decisamente dispendiosi.
Secondo l’accordo, nella parte relativa alle contrattazioni, verranno richiesti dei livelli minimi di liquidità. L’obiettivo? Eliminare se non ridurre al minimo una volatilità che potrebbe incidere negativamente sul sentiment degli investitori.
Quanto risparmieranno le PMI?
Stando alle stime della Commissione europea la semplificazione del primo regolamento, quello sui prospetti, taglierebbe i costi aggregati di circa 4,8-7,2 milioni di euro. L’eliminazione degli obblighi relativi alle liste di cui sopra, farebbe risparmiare alle PMI circa 2,5-4,9 milioni di euro.
Quotarsi in Borsa, comunque, sarà più semplice ed economico solo se l’accordo trovato verrà ratificato da Parlamento e Consiglio Ue prima della fine della legislatura.
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