Con il decreto Omnibus arriva il raddoppio della flat tax per i contribuenti che trasferiscono la residenza in Italia. Nonostante sia aumentata, risulta ancora il regime fiscale più conveniente.
Il Decreto Ominibus, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ad agosto, ha previsto un raddoppio della flat tax per i Paperoni che spostano la propria residenza in Italia. Il decreto, che entro l’8 ottobre deve essere convertito in Legge, è oggetto, proprio in questi giorni, di modifiche apportare dal via libera agli emendamenti presentati.
Anche se la modifica riguarda migliaia di contribuenti, va sottolineato che la flat tax italiana risulta essere ancora molto più conveniente rispetto agli altri sistemi adottati in Europa. Nonostante il raddoppio, quindi, si tratta ancora di una tassa piatta che riuscirà ad attrarre capitali dall’estero.
Il governo Renzi nel 2016 ha introdotto l’imposta sostitutiva forfettaria per coloro che spostano la residenza fiscale dall’estero all’Italia. Si tratta del regime opzionale Neo-Residenti.
L’obiettivo è attrarre capitali dall’estero e quindi anche investimenti. La tassazione forfettaria prevede il versamento di un’imposta sostitutiva di 100.000 euro. A questa si aggiunge, eventualmente, un’ulteriore imposta sempre forfettaria di 25.000 euro per ogni familiare.
Non sono mancate polemiche su questo regime opzionale di favore, ma ora il Governo intende intervenire, infatti, è previsto il raddoppio dell’imposta forfettaria da 100.000 a 200.000 euro.
Ecco quali quali contribuenti rischiano di vedere raddoppiare la flat tax.
Come aderire al regime opzionale Neo-Residenti
La normativa della flat tax, applicata a chi trasferisce la residenza fiscale in Italia, prevede che l’adesione al regime debba avvenire nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quella immediatamente successiva.
Si intende tacitamente rinnovata di anno in anno, a meno che non intervenga un’ipotesi di cessazione degli effetti, di revoca dell’opzione o di decadenza dal regime. Ad esempio, vi è decadenza nel caso in cui non si versi il dovuto. I contribuenti devono provvedere autonomamente al versamento dell’imposta, utilizzando il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (codice tributo “NRPP”).
Per chi raddoppia la flat Tax? Il decreto Omnibus crea polemiche
Nella bozza del decreto Omnibus presentata al Consiglio del Ministri spunta un raddoppio della flat tax forfettaria per coloro che spostano la residenza in Italia, si passa dagli attuali 100.000 euro a 200.000 euro.
La flat tax per chi trasferisce la residenza in Italia non è mai stata priva di polemiche dettate dal fatto che non si conoscono i redditi di coloro che attuano questa scelta. Attualmente si tratta di circa 818 contribuenti principali e 318 familiari che, a conti fatti, fanno entrare in Italia 89,8 milioni di euro. Per queste persone però non si conoscono le reali entrate e quanto dovrebbero pagare se applicassero una tassazione ordinaria.
La norma, introdotta per attrarre capitali e investimenti, non è mai stata sottoposta a monitoraggio, cioè non si conoscono i redditi prodotti dai soggetti che ne hanno beneficiato, non si conoscono i dati relativi a eventuali investimenti in Italia o dati inerenti un aumento dei consumi. Proprio per questo le polemiche sono tante.
Da quando decorre la flat tax a 200.000 euro?
La nuova flat tax raddoppiata dovrebbe essere applicata a coloro che trasferiscono la propria residenza in Italia dopo la data di entrata in vigore del decreto Omnibus. Anche se a prima vista questo potrebbe rappresentare un disincentivo per coloro che hanno pianificato di trasferire in Italia la residenza fiscali perché l’imposta raddoppiata risulta meno conveniente, va considerato che è una tassa piatta molto concorrenziale rispetto a quanto previsto dagli altri Stati dell’UE.
Proprio per questo motivo, nonostante l’aumento dell’imposta sui redditi prodotti all’estero, l’Italia potrebbe essere ancora una delle mete preferite dai Paperoni che vogliono spostare la propria residenza fiscale, perché risulta essere uno dei Paesi con regime fiscale più vantaggioso.
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