Le indicazioni positive arrivate venerdì dall’agenzia S&P, che ha confermato il rating dell’Italia e alzato l’outlook, hanno sorpreso un po’ tutti. Per Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro in Italia, la decisione conferma la centralità del Recovery Fund.
La scorsa settimana si è chiusa con una notizia positiva per il nostro Paese: nel confermare il rating sovrano dell’Italia a “BBB”, l’agenzia S&P ha annunciato di aver migliorato l’outlook da “negativo” a “stabile”.
Ad una conferma del rating che non era scontata, anche alla luce delle valutazioni da parte delle altre agenzie, si è quindi aggiunto il miglioramento delle prospettive, che in pochi avevano stimato.
La valutazione da parte dell’agenzia è stata dettata dalle misure fiscali straordinarie attuate dal Governo per fronteggiare il blocco economico necessario a frenare l’avanzata della pandemia.
Rating Italia: cosa ha detto S&P
“La pandemia ha colpito duramente l’Italia e secondo le nostre stime il Pil non tornerà al livello del 2019 prima del 2023”, riporta la nota diffusa dall’agenzia.
Per fronteggiare il contesto eccezionale, continua S&P, il governo ha introdotto misure fiscali straordinarie pari al 6,1% del Pil e redatto un budget 2021 proiettato alla crescita “con inclusi stimoli addizionali”.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.L’azione dell’esecutivo ha fatto il paio con l’intervento della Banca Centrale Europea che “ha esteso la dimensione e la durata” dei programmi di acquisto asset. Il mix fiscale a livello nazionale e fiscale su base europea ha così portato al miglioramento dell’outlook.
Rating Italia: eToro, fondamentale l’impatto del Recovery Fund
"La decisione di S&P di portare l’outlook dell’Italia da negativo a stabile è stata piuttosto inaspettata. Sorprende ancora di più il fatto che S&P risulti essere più ottimista del governo italiano stesso, sia in termini di contrazione del PIL nel 2020 (-8,9% vs -9%) che di crescita del PIL (6,1% vs 6,0%) nel 2021”. Così Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro in Italia, ha commentato la decisione dell’agenzia
“L’Italia –continua l’esperto- dovrebbe beneficiare del Recovery and Resilience Fund, che è destinato a erogare fino al 12,5% del PIL in prestiti e contributi, fornendo al governo la flessibilità fiscale necessaria per riportare il Bel Paese su un percorso di crescita economica”.
La decisione di S&P conferma la generale percezione del Recovery and Resilience Fund “quale strumento principale per stimolare il consolidamento fiscale nell’eurozona".
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