Cosa ci aspetta nel 2023? Analizziamo più da vicino la situazione con l’aiuto di Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB online trading.
In questo articolo analizzeremo tutto ciò che ci si attende da questo nuovo anno: dal cambiamento dei market mover, al prospettarsi di uno scenario recessivo fino ai consigli rispetto agli asset da tenere sotto osservazione.
Il 2023 si preannuncia pertanto un anno rilevante - almeno potenzialmente - con vari elementi da tenere d’occhio come le decisioni delle banche centrali, l’inflazione, il mercato delle materie prime e le prospettive di risoluzione del conflitto Russia/Ucraina.
Interessante anche la tematica criptovalute: molti governi si impegneranno per regolamentarle e avere un maggior controllo, soprattutto dopo gli scandali a cui abbiamo assistito nel 2022.
Ne parliamo con Walid Koudmani Chief Market Analyst di XTB online trading.
D: Cosa ci aspetta nel 2023?
R: Dopo un 2022 pieno di colpi di scena, il 2023 si profila alquanto interessante con vari eventi da tenere d’occhio: dalle decisioni delle banche centrali, alle prospettive di una recessione globale legata all’inflazione ma anche al cambiamento che si sta svolgendo nel mercato delle materie prime con un focus maggiore sul rinnovabile che favorirebbe metalli utilizzati nelle costruzioni di batterie come argento, platino e palladio. Inoltre, quest’anno potrebbe essere molto imprevedibile per quanto riguarda le crypto con molti governi che inizieranno a implementare regolamentazioni e strutture per normalizzare e controllarne l’uso dopo gli scandali e i fallimenti visti nel 2022. Molto dipenderà dall’andamento generale delle economie mondiali e dalle prospettive di risoluzione del conflitto Russia/Ucraina che ha causato gravi danni a molti settori oltre che ovviamente da un punto di visto umanitario.
D: Potrebbe esserci un cambiamento dei market mover?
R: Dato che nel 2022 i temi dell’inflazione, delle banche centrali e del conflitto Russia-Ucraina hanno mosso i mercati in modo notevole, sembra probabile che escludendo eventi a sorpresa il focus degli investitori sarà diverso nel 2023. Ma non troppo, poiché quest’anno il tema della recessione e degli utili delle compagnie saranno molto legati a quello che è avvenuto negli ultimi anni dopo la pandemia, che a sua volta è stata il tema principale del 2020/21. I mercati terranno d’occhio anche gli sviluppi del conflittom ma una recessione di grande portata potrebbe cambiare ulteriormente il bilanciamento di un mercato già molto fragile. A Wall Street, le compagnie che faticano a mantenere i propri investitori soddisfatti e potrebbero vedere un ulteriore calo delle proprie valutazioni; per quanto riguarda le materie prime, invece, un clima di recessione potrebbe favorire asset generalmente più “sicuri”. Infine, sembra che per ora gli scandali delle crypto siano alle nostre spalle mentre si avvicinano alcuni eventi molto importanti come l’halving del Bitcoin, ci potrebbe essere qualche sorpresa per il settore.
D: Materie prime cosa potrebbe succedere in uno scenario recessivo?
R: In uno scenario recessivo, che sembra sempre più probabile data la politica restrittiva delle banche centrali e i dati macroeconomici preoccupanti, gli asset considerati risk-off diventano più attraenti. Tradizionalmente, l’oro è considerato uno degli asset rifugio per eccellenza ma ultimamente questa performance sembra essere cambiata e sicuramente dipenderà anche dall’andamento del dollaro USA che pare aver perso parte della sua forza con un tono leggermente più accomodante della Fed. Inoltre, con un calo della domanda potremmo vedere anche un ulteriore pressione sui prezzi del petrolio e del gas naturale che se non compensati da un’offerta inferiore potrebbero portare a riduzione di prezzi per entrambe le materie prime energetiche.
leggi anche
Scenario Ucraina-Russia: cosa accadrà nel 2023?
Quali asset da tenere sotto osservazione quest’anno?
R: Gli asset che potrebbero essere interessanti quest’anno sono quelli che potrebbero beneficiare di un clima macro incerto e di un potere di acquisto del consumatore in declino, data l’inflazione che continua ad avere un impatto notevole e all’incertezza generale nei mercati. Tuttavia, se le economie dovessero iniziare a dare segnali di ripresa sostenuta insieme a un cambio di politica da parte delle banche centrali e una risoluzione del conflitto Russia/Ucraina, gli asset di rischio potrebbero vedere di nuovo la luce e tornare a essere i preferiti dagli investitori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA