Domanda reddito di cittadinanza a dicembre 2022: chi può inoltrare la richiesta all’Inps, anche per il rinnovo, per ottenere il sussidio nel 2023 nonostante le modifiche annunciate dal governo.
Reddito di cittadinanza: posso fare domanda a dicembre 2022 per ottenere il sussidio a gennaio 2023?
Cerchiamo di rispondere a una domanda che alcuni cittadini che vorrebbero chiedere il reddito di cittadinanza, o anche procedere con la domanda di rinnovo al termine delle 18 mensilità, potrebbero porsi alla luce degli annunci di una radicale riforma e modifica del sussidio per come lo abbiamo conosciuto fino a oggi, da parte del governo guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La legge di Bilancio 2023, il cui testo deve essere approvato dal parlamento in via definitiva entro il 31 dicembre 2022, prevede infatti tra le altre cose delle misure più stringenti circa il riconoscimento del reddito di cittadinanza, anche per coloro che ne sono ancora beneficiari. Vediamo a dicembre chi può fare domanda per il reddito di cittadinanza da ottenere a partire dal 2023.
Reddito di cittadinanza, a dicembre domanda per il 2023: ecco chi può farla
Il reddito di cittadinanza non viene abolito dal 1° gennaio 2023 quindi a dicembre è possibile richiederlo per ottenerlo il prossimo anno. Chi si trova in possesso dei requisiti previsti dal decreto n.4/2019, convertito dalla legge n.26/2019, che ha introdotto il reddito di cittadinanza può richiedere il sussidio nel mese corrente e ottenere i primi pagamenti a partire dal 2023 previa accoglimento della domanda da parte dell’Inps.
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Lo stesso discorso vale anche per altre categorie di beneficiari. Ancora possono fare domanda per il reddito di cittadinanza a dicembre 2022 per ottenerlo dal 2023:
- coloro che nel mese di novembre hanno terminato le prime 18 mensilità del sussidio e vogliono chiedere il rinnovo nel mese corrente durante il quale il pagamento viene sospeso;
- coloro che nel mese di novembre hanno terminato le prime 36 mensilità del sussidio e vogliono chiedere nuovamente il reddito di cittadinanza, a parità di requisiti, presentando una nuova domanda all’Inps. Anche in questo caso dicembre corrisponde al mese di sospensione.
Tuttavia, stando al testo della legge di Bilancio 2023 bollinato dalla Ragioneria dello Stato e trasmesso poi alla Camera, il reddito di cittadinanza da gennaio 2023 dovrebbe cambiare.
Coloro che fanno domanda a dicembre, e che potrebbero iniziare a percepire il reddito di cittadinanza a partire dal 2023, lo otterranno solo per 8 mesi. Le modifiche introdotte dalla manovra stabiliscono che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 il reddito di cittadinanza può essere riconosciuto per un massimo di 8 mensilità fatta eccezione per i nuclei familiari in cui siano presenti minori, disabili o ultrasessantenni.
Coloro che sono ritenuti occupabili devono tuttavia partecipare, dal 2023, a un corso di formazione o di riqualificazione professionale della durata di almeno 6 mesi. Dal 2023 è disposta, tra le altre cose, la decadenza del reddito di cittadinanza quando uno dei componenti del nucleo familiare beneficiario non accetta la prima offerta di lavoro congrua.
Attualmente è stabilita la decadenza se non si accetta “almeno una di tre offerte congrue” che dovrebbero arrivare dal Centro per l’impiego una volta firmato il Patto per il lavoro.
Se poco cambia per chi richiede a dicembre 2022 il reddito di cittadinanza per ottenerlo dal 2023, ricordiamo che stando al testo in bozza della legge di Bilancio, il sussidio è abolito dal 2024.
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Chi tuttavia oggi percepisce il reddito di cittadinanza, a gennaio 2023 deve provvedere alla presentazione dell’Isee entro il 31 del mese se non vuole incorrere, come avviene ogni anno, nella sospensione del pagamento a febbraio.
I titolari del reddito di cittadinanza, nonostante le modifiche della legge di Bilancio, sono comunque tenuti a gennaio 2023 a presentare una nuova Dsu ai fini Isee per comunicare all’Inps redditi e patrimoni aggiornati.
Con il nuovo Isee l’Istituto procede quindi al ricalcolo dell’importo del reddito di cittadinanza.
Pertanto, qualora i requisiti reddituali e patrimoniali fossero cambiati, alcuni beneficiari potrebbero rischiare una riduzione dell’importo se non addirittura una perdita del reddito di cittadinanza.
Per le conferme sulle regole del reddito di cittadinanza dal 2023, tuttavia, ricordiamo che occorre sempre attendere il testo definitivo della legge di Bilancio una volta che verrà approvato in via definitiva dal parlamento e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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