I ministri del Lavoro e del Turismo, Orlando e Garavaglia, hanno pronto un intervento per far cumulare Reddito di cittadinanza e lavoro stagionale, così da coprire la carenza di manodopera.
Una mini-riforma del Reddito di cittadinanza, dopo la stretta contenuta nel decreto Aiuti. I ministri del Lavoro e del Turismo, Andrea Orlando e Massimo Garavaglia, hanno annunciato di voler intervenire sul sussidio pubblico per affrontare anche la carenza di circa 300mila lavoratori stagionali, soprattutto in ambito turistico.
L’idea è di far cumulare il Reddito con le indennità e gli stipendi da lavoro estivo, per il tempo limitato di queste occupazioni stagionali. Ad oggi, invece, si perde immediatamente il diritto al contributo statale se si supera la soglia Isee di 9.360 euro annui e soprattutto quella del reddito familiare di 6.000 euro annui (che può arrivare a 9.360 se si ha una casa in affitto).
Cumulo tra Reddito di cittadinanza e lavoro stagionale, il governo accelera
Della proposta si parla oramai da fine maggio, ma ora il governo, con la stagione estiva pienamente iniziata e numeri record che si scontrano con le carenze di personale, è deciso ad accelerare. Orlando e Garavaglia lo hanno detto con chiarezza durante il question time di oggi alla Camera.
Ieri si doveva tenere l’apposito tavolo Orlando-Garavaglia, esteso anche al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. L’incontro, però, è saltato per il colloquio urgente con i sindacati su salari e inflazione e ora sarà riprogrammato con priorità nelle prossime ore.
“In un momento in cui i numeri del turismo sono importanti - ha spiegato Garavaglia- addirittura superiori al 2019, che fu un anno record, dobbiamo trovare soluzioni a ogni ostacolo. Il turismo traina la crescita del nostro Pil durante dei mesi di difficoltà economica internazionale”.
Si alza la soglia minima del Reddito
Con la riforma, quindi, il sussidio dei percettori del Reddito che svolgono lavori stagionali potrebbe superare la soglia individuale dei 780 euro al mese per un periodo limitato. Per loro non varrebbe più il meccanismo per cui se lo stipendio aumenta di 100 euro, entro quella soglia, l’ammontare dell’assegno diminuisce di 80. Un sistema con un margine di guadagno basso, che non spinge le persone ad accettare lavori da qualche centinaio di euro al mese.
Secondo la sociologa Chiara Saraceno, che ha guidato il Comitato scientifico per la valutazione del Reddito voluto da Orlando, il nuovo meccanismo potrebbe essere generalizzato. Da mesi, infatti, la professoressa propone di tagliare l’assegno per chi inizia a lavorare (con i limiti di 8.174 euro di reddito da lavoro dipendente e 4.800 euro da lavoro autonomo) non più dell’80%, ma del 60%, in modo da premiare chi ha un’occupazione con un guadagno più elevato.
Garavaglia, intanto, ha spiegato che oltre a questo intervento, per risolvere la crisi di manodopera mancante nel turismo, si può intervenire con una riduzione ad hoc e temporanea del costo del lavoro stagionale o la reintroduzione dei voucher, solo per il settore, che definisce “una scelta di buon senso”. Nessuna apertura governativa, invece, alla proposta della Lega e a quella di Fratelli d’Italia che sostanzialmente vorrebbero costringere i percettori del Reddito a scegliere tra accettare una prestazione occasionale o direttamente il lavoro stagionale oppure continuare a ricevere il sussidio.
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