Reddito di cittadinanza, se hai ricevuto questo Sms non ti verrà più pagato

Giorgia Bonamoneta

28/07/2023

Addio definitivo al Reddito di cittadinanza per chi ha ricevuto il messaggio da parte dell’Inps. Da quando non verrà più pagato l’assegno e cosa succede ora?

Reddito di cittadinanza, se hai ricevuto questo Sms non ti verrà più pagato

Sarà un sms dell’Inps ha indicare ai nuclei famigliari che hanno perso il diritto al Reddito di cittadinanza. Scatta negli ultimi giorni di luglio l’addio al Reddito di cittadinanza per 169 mila famiglie. Per queste, a partire da agosto, il sostegno contro la povertà non verrà più erogato. I nuclei esclusi dallo strumento hanno già iniziato a ricevere un sms dall’Inps con la nota del fine supporto e le indicazioni sul passo successivo.

Le famiglie non più nella platea del Reddito di cittadinanza (strumento rinnovato fino al 31 dicembre 2023) sono ora in attesa di una presa in carica da parte degli assistenti sociali. Si stima che circa la metà delle famiglie vedranno invece l’assegno sospeso perché giunto al termine dei 7 mesi di durata (secondo le nuove regole di partecipazione).

Dall’inizio del 2023 sempre meno famiglie hanno fatto richiesta per il Reddito di cittadinanza, anche se non è calato il numero di nuclei famigliari in difficoltà. L’instabilità dello strumento dopo le modifiche ha reso questo meno funzionale e quindi il numero delle domande è crollato rispetto allo stesso periodo (gennaio-giugno) del 2022.

Addio al Reddito di cittadinanza: sms dell’Inps

A partire dal 1° agosto lo strumento del Rdc verrà sospeso a 169 mila famiglie beneficiarie. È questo il numero dei nuclei famigliari coinvolti nel restringimento della platea e che, considerati “occupabili”, hanno perso l’assegno di sostegno contro la povertà.

L’Inps, in rispetto delle nuove regole, ha iniziato a inviare gli sms con l’annuncio della sospensione dell’erogazione del Rdc da agosto, ovvero alla scadenza dei 7 mesi. Il messaggio recita:

Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociale.

Cosa succede ora agli occupabili?

Il messaggio di sospensione del Rdc è arrivato ai nuclei famigliare che non comprendono un componente disabile, una persona over 65 o un minore a carico. Tutti gli altri nuclei, composti da persone considerate come “occupabili”, dovranno attendere il 1° settembre per sapere se saranno prese in carico dal nuovo strumento. Infatti il Dl lavoro ha instaurato un bonus di supporto alla formazione per il lavoro pari a 350 euro per un massimo di 12 mesi.

L’unica regola per continuare a ricevere il sostegno è partecipare a dei corsi formativi per l’inserimento nel mondo del lavoro. Saranno almeno 88 mila i nuclei presi in carico, secondo le stime, dai Centri per l’impiego a tale scopo.

Chi ha ancora diritto al reddito di cittadinanza?

In alcuni casi il Rdc non verrà sospeso e continuerà invece a essere erogato fino alla fine della sua vita. Si tratta dei nuclei familiari che hanno al proprio interno membri cn caratteristiche calcolate come fragili. Tra questi rientrano:

  • figli minori
  • over 60
  • persone con disabilità media, grave e di non autosufficienza

Anche in questo caso però l’erogazione della prestazione non potrà proseguire oltre il 31 dicembre 2023. Infatti a partire dal 1° gennaio 2024 lo strumento contro la povertà sarà del tutto abolito. Da gennaio 2024, quando sarà abolito il Rdc, il sostegno alle famiglie sarà delegato al Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva.

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