Reddito disponibile da tassare, cos’è e come viene calcolato

Patrizia Del Pidio

16 Settembre 2024 - 17:27

Tassare il reddito disponibile è la nuova ipotesi avanzata dal Ministro Giorgetti, non favorire chi ha più figli, ma chi affronta le spese maggiori.

Reddito disponibile da tassare, cos’è e come viene calcolato

La sfida del Governo, in questo momento è quella di aumentare il tasso di occupazione, soprattutto femminile. Proprio a tal proposito il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riprende anche il discorso di abbassare le tasse a chi ha più figli chiarendo il concetto approfondendo anche i problemi che deve affrontare l’Italia nel prossimo futuro.

Qualche giorno fa Giorgetti aveva lasciato trapelare l’intenzione di tassare di meno chi ha più figli, un’idea che aveva già avanzato lo scorso anno. Il ministro chiarisce che non c’è la volontà di favorire chi ha figli a discapito di chi non ne ha, ma di tassare il reddito che rimane disponibile ai nuclei familiari ed è ovvio che chi ha figli spende naturalmente di più rispetto a chi non ne ha (e di conseguenza ha meno reddito disponibile da tassare).

Incentivare la natalità è una necessità

La natalità, in Italia, registra tassi in costante calo. Questo mette in seria difficoltà la tenuta del sistema sanitario, previdenziale e di istruzione. Si pensi solo al capitolo previdenziale: il sistema in Italia è mutualistico e chi lavora e versa contributi, di fatto, sta pagando la pensione a chi ormai è in quiescenza. Il sistema, però, può funzionare solo fintanto che i lavoratori di oggi sono in numero maggiore ai pensionati. Se si pensa al futuro, con l’attuale tasso di natalità, appare lecito pensare che il numero di pensionati possa superare il numero degli occupati: in quel caso il sistema potrebbe collassare.

A fianco dell’aumento della natalità, è necessario che l’esecutivo ponga la sua priorità sull’occupazione femminile che, negli ultimi due anni ha registrato progressi enormi. L’obiettivo è quello di portare l’occupazione femminile ai livelli di quella maschile e, nel frattempo, portare il tasso di disoccupazione sotto al 5% per fare tutto quello che è possibile per rendere il sistema sostenibile.

Non si favorirà chi ha più figli

L’intenzione dell’esecutivo, da quel che dice il ministro Giorgetti, è fare in modo che nella Legge di Bilancio si investano le risorse a disposizione per le imprese (per fare in modo che aumentino le assunzioni) e sulla natalità (per fare in modo che il sistema sia sostenibile).

Proprio per quel che riguarda i sostegni alle famiglie, Giorgetti torna a parlare degli incentivi ai genitori chiarendo che chi ha più figli ha, sicuramente, a disposizione un reddito minore rispetto a chi non ne ha.

Secondo quello che pensa Giorgetti la strada da seguire è quella che porta a dare forza alle misure già previste per la famiglia tenendo presente che chi ha più figli ha, sicuramente, una spesa maggiore da affrontare per l’istruzione e l’educazione, rispetto a chi non ne ha. L’intenzione, quindi, è quella di dare maggiore attenzioni a chi affronta le spese maggiori.

Reddito disponibile, cos’è e come si calcola

Ripristinando un concetto che alla base della scienza delle finanze, si dovrebbe puntare a tassare non il reddito imponibile (ovvero quello guadagnato) ma quello disponibile, ovvero quello che resta alle famiglie dopo aver affrontato le varie spese mensili (che per chi ha più figli, ovviamente, sono più alte).

Questo concetto segue quello che viene utilizzato per elaborare il valore dell’Isee: composizione del nucleo familiare e redditi guadagnati. Con la differenza che l’Isee non serve a determinare le tasse da pagare, mentre il reddito disponibile potrebbe rappresentare proprio la base della determinazione delle tasse: non tassare quello che si guadagna, ma quello che resta a disposizione una volta tolte le spese certe che ogni famiglia sostiene.

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