Un secondo referendum sulla Brexit? Ora sarà possibile grazie all’apertura di Theresa May. Cosa sta succedendo?
Un nuovo referendum sulla Brexit non è più un’ipotesi così remota.
Theresa May ha ufficialmente aperto all’eventualità di una nuova consultazione popolare dopo averla a lungo criticata e dopo aver cercato in tutti modi di evitarla.
Nel corso degli ultimi mesi, il Primo Ministro britannico ha difeso a spada tratta il suo accordo di divorzio che tuttavia è stato ripetutamente bocciato dal resto dei parlamentari. Oggi, l’apertura della May all’ipotesi di secondo referendum sulla Brexit ha trovato ragion d’essere proprio in questa impasse sviluppatasi attorno al processo di divorzio, i cui termini sono stati estesi al prossimo 31 ottobre.
Brexit: secondo referendum in arrivo?
Theresa May ha presentato ai suoi colleghi parlamentari un nuovo accordo di divorzio dall’Ue. La speranza? Sempre la stessa. Ossia quella di ottenere l’appoggio necessario per far passare il progetto nella votazione che si terrà all’inizio di giugno.
E proprio con l’obiettivo di guadagnarsi un consenso crescente, il Primo Ministro ha concesso la possibilità di mettere ai voti l’ipotesi di un secondo referendum sulla Brexit, pur non nascondendo la sua contrarietà nei confronti di questa opzione.
“La Camera dei Comuni ha votato per attivare l’articolo 50 e la maggioranza dei parlamentari afferma di volere perseguire il risultato del referendum, quindi penso che dobbiamo aiutarli a trovare un modo e credo che ci sia un’ultima possibilità per poterlo fare”,
ha affermato la May, aggiungendo:
“Ho ascoltato le preoccupazioni di tutte le parti politiche e ho fatto di tutto per rispondere. Oggi sto facendo un’offerta seria ai parlamentari: un nuovo accordo sulla Brexit”.
Nel documento verrà inserita appunto anche la possibilità di votare per un secondo referendum, oltre che l’opportunità di rimanere all’interno di un’unione doganale con l’Ue.
Questo perché molte delle persone che hanno votato Leave il 23 giugno del 2016 hanno comunque interesse a mantenere legami commerciali con il blocco.
L’ultimo accordo della May, insomma, cercherà ancora una volta di accontentare tutti, ma non sarà facile visto quanto dichiarato dall’opposizione laburista di Jeremy Corbyn dopo il fallimento dei colloqui con i conservatori.
Offrire ai parlamentari un secondo referendum sulla Brexit aiuterà Theresa May a raggiungere i suoi obiettivi e a chiudere il divorzio tra Regno Unito e Unione europea? Per il momento la situazione a Londra pare ancora lontana dallo sbrogliarsi.
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