Referendum Autonomia differenziata: quando ci sarà, il testo del quesito, le info sulla raccolta firme e cosa dicono i sondaggi sul possibile esito della consultazione.
Referendum Autonomia differenziata: grandi manovre tra i partiti di opposizione eccezion fatta per Azione, con le cinque Regioni in mano al centrosinistra che si stanno adoperando per dare la parola ai cittadini in merito alla legge approvata - in maniera definitiva - dalla maggioranza di centrodestra lo scorso 19 giugno.
L’Autonomia differenziata fa parte del programma elettorale del governo e da tempo è un cavallo di battaglia della Lega che, dopo aver abbandonato ogni velleità secessionista, ha deciso di ripiegare su dei maggiori poteri da concedere alle Regioni.
Per richiedere il referendum abrogativo - totale o parziale - di una legge, è necessario raccogliere 500.000 firme entro il 30 settembre oppure presentare una richiesta da parte di almeno cinque Consigli regionali. Per accelerare nei tempi il centrosinistra sembrerebbe voler intraprendere la seconda via.
La Campania così già ha votato a maggioranza per il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata, presto lo farà anche l’Emilia-Romagna e poi toccherà a Sardegna, Toscana e Puglia. Se alla fine tutto dovesse procedere senza intoppi e se il quesito dovesse essere poi dichiarato ammissibile dalla Consulta, gli italiani saranno chiamati a esprimersi sul tema il prossimo anno.
Con i sondaggi che già stanno provando a ipotizzare l’esito del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata, vediamo quando ci potrebbe essere questa consultazione e qual è il quesito elaborato dal centrosinistra.
Referendum Autonomia differenziata: il quesito
In data venerdì 5 luglio la vicepresidente della Camera Anna Ascani, esponente del Partito Democratico, ha reso noto che è stato depositato in Corte di Cassazione il quesito referendario per abrogare la legge sull’Autonomia differenziata, iniziativa supportata da oltre trenta partiti, enti e sindacati.
Questo è il quesito del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata presentato dall’opposizione in Cassazione.
Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n.86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?
Tra i partiti presenti in Parlamento hanno sostenuto questa iniziativa referendaria il Pd, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva e +Europa. Al momento Azione - anche se critica nei confronti della legge - non ha sposato la causa del referendum contro l’Autonomia differenziata.
Quando ci sarà il referendum sull’autonomia differenziata
In diverse Regioni italiane, dalla Campania alla Puglia, si sono costituiti dei comitati per la raccolta firme in vista di un referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata: ne serviranno almeno 500.000 da raccogliere entro il 30 settembre.
Il centrosinistra però sembrerebbe essere pronto a tutelarsi facendo votare la richiesta del referendum anche a cinque Consigli regionali, con l’ultima parola che poi spetterebbe sempre alla consulta che si dovrà esprimere in merito alla validità del quesito referendario presentato.
Se non dovessero esserci problemi con il quesito, con la raccolta delle firme o con il voto delle cinque Regioni, a quel punto il referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata si andrebbe a svolgere in una data compresa tra aprile e giugno 2025.
I sondaggi su un referendum contro l’Autonomia
Di pari passo con le grandi manovre in corso per indire un referendum, sono diversi i sondaggi sull’Autonomia differenziata che sono stati realizzati negli ultimi tempi. L’ultimo è quello di Euromedia Research dello scorso 26 giugno.
Domanda: lei è favorevole o contrario all’Autonomia differenziata?
- Favorevole 35,0%
- Contrario 40,6%
- Non sa/Non risponde 24,4%
In data 21 giugno invece è stato reso noto un sondaggio sull’Autonomia differenziata realizzato da Piepoli.
Domanda: quanto si direbbe di essere d’accordo con l’Autonomia differenziata?
- Molto 19%
- Abbastanza 35%
- Poco 24%
- Per nulla 14%
- Senza opinione 8%
Andando più indietro nel tempo, questo è il responso di un sondaggio di Ipsos datato 13 febbraio realizzato in base a una domanda identica a quella di Piepoli.
- Molto 14%
- Abbastanza 33%
- Poco 15%
- Per nulla 12%
- Non saprei 26%
In generale questo referendum sull’Autonomia differenziata sembrerebbe essere particolarmente divisivo tra gli italiani, con i cittadini che al momento sarebbero ancora indecisi probabili ago della bilancia di un’eventuale consultazione.
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