I sondaggi in Germania in vista delle elezioni regionali in Sassonia, Turingia e Brandeburgo, vedono dilagare l’estrema destra di AfD e quella sinistra di Bsw per la felicità di Vladimir Putin.
Vladimir Putin potrebbe essere il vincitore de facto delle elezioni regionali in Germania, dove a settembre si apriranno le urne in tre Land tutti dislocati nella parte orientale del Paese: Sassonia, Turingia e Brandeburgo.
Se le recenti elezioni europee in Germania hanno evidenziato una crisi dei partiti di governo - Socialdemocratici, Verdi e Liberali - e una crescita di AfD (estrema destra) e Bsw (nuova forza populista di estrema sinistra che ha svuotato Linke), queste regionali potrebbero mandare definitivamente in crisi la cosiddetta coalizione “semaforo”.
Gli ultimi sondaggi elettorali vedono in Turingia l’AfD al 30% e Bsw al 20%. Se consideriamo anche Linke attestato al 14%, si può dire che le forze considerate non critiche verso Putin potrebbero arrivare in questo Land in totale al 64%.
In Sassonia i sondaggi vedono AfD in testa al 32% e Bsw al 15%, mentre a Brandeburgo AfD sarebbe al 24% e Bsw al 17%. In tutte e tre queste elezioni regionali in Germania il partito di estrema destra potrebbe essere il più votato, con le forze di governo invece quasi ovunque sotto la doppia cifra.
Se le previsioni dei sondaggi fossero confermate dai risultati reali, per Politico si tratterebbe di una sorta di “colpo di Stato” da parte di Vladimir Putin, che a breve potrebbe avere così “un punto d’appoggio nella politica del Paese”.
Putin e le regionali in Germania
Domenica prossima alle regionali in Turingia e Sassonia potrebbero esserci una valanga di voti per AfD e Bsw, due partiti considerati come estremisti e populisti - rispettivamente di destra e sinistra - e bollati come sostenitori di Vladimir Putin.
A fine settembre poi la stessa musica potrebbe essere suonata nel Land di Brandeburgo, dove però difficilmente AfD potrebbe andare al governo nonostante sia indicata in testa dai sondaggi elettorali.
Sia AfD sia Bsw sono convinti che la Nato sia responsabile della guerra in Ucraina e che una soluzione pacifica sarebbe stata possibile se solo l’Occidente si fosse impegnata concretamente sul piano diplomatico.
Per questo motivo secondo Politico un exploit elettorale di questi due partiti sarebbe “una vittoria personale per Putin”, con il leader russo che si “è fatto le ossa come spia del KGB negli anni ’80 a Dresda” proprio in Germania orientale.
“Una valanga estremista - si legge - metterebbe in luce il grado di fallimento degli sforzi dell’establishment politico tedesco per riparare la divisione Est-Ovest del paese e scuoterebbe la coalizione tripartita di Berlino, già traballante, fino alle fondamenta”.
In particolare i legami tra AfD e la Russia da tempo sarebbero conclamati, tanto che il leader del partito in Turingia, Björn Höcke, ha dichiarato che se “un giorno dovesse diventare cancelliere tedesco, il suo primo viaggio sarebbe a Mosca”.
Insomma in Germania i partiti considerati “putiniani” sarebbero in costante crescita così come in Austria, dove l’estrema destra appare essere destinata a vincere le elezioni del 29 settembre: con la guerra in Ucraina che assomiglia sempre più a un pantano e che rischia di allargarsi al resto del Vecchio Continente, i prossimi appuntamenti elettorali potrebbero far suonare più di un campanello d’allarme a Bruxelles dove la linea è sempre quella di seguire senza titubare la linea dettata dagli Usa.
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