Ecco le regioni in zona gialla dal 3 gennaio e chi rischia il passaggio in arancione

Stefano Rizzuti

31 Dicembre 2021 - 09:10

Dal 3 gennaio 2022 più di mezza Italia sarà in zona gialla. Vediamo quali regioni perderanno la zona bianca con l’impennata dei contagi e l’aumento dei ricoveri e dove si avvicina anche l’arancione.

Ecco le regioni in zona gialla dal 3 gennaio e chi rischia il passaggio in arancione

L’aumento dei contagi, con livelli record e oltre 120mila casi registrati nelle ultime 24 ore, spinge sempre più regioni verso la zona gialla. Da lunedì 3 gennaio 2022 dovrebbero perdere la zona bianca Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Ricordiamo che si entra in zona gialla quando l’incidenza supera i 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, i posti letto occupati in area medica sono superiori al 15% e quelli in terapia intensiva sopra il 10%. L’ufficializzazione del passaggio in zona gialla avverrà dopo la cabina di regia che si riunirà per l’esame del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità.

Quali regioni sono già in zona gialla

Con questi passaggi più della metà delle regioni italiane sarà in zona gialla, ma se guardiamo al numero di abitanti parliamo di una fetta ben maggiore di popolazione. In giallo ci sono già Friuli-Venezia Giulia, Bolzano, Calabria, Liguria, Marche, Trento e Veneto.

Cosa cambia dalla zona bianca alla gialla

Il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla, in realtà, ormai è solo una formalità. Le regole infatti non differiscono più da quando è stato introdotto in tutta Italia l’obbligo di mascherina all’aperto, ovvero quella che era l’unica concreta differenza tra le due fasce. Il resto delle diversità erano state superate con l’introduzione del super green pass.

Quali regioni passano in zona gialla dal 3 gennaio

Sicura del passaggio in zona gialla è la Lombardia, ormai diventata l’epicentro dell’epidemia con quasi 1.500 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Non è bastato l’aumento dei posti letto a disposizione per evitare il passaggio: i ricoveri si attestano al 17,5% in area medica e al 13,3% in terapia intensiva, secondo i dati riportati dal Sole 24 Ore.

Il Piemonte dopo essersi, di fatto, auto-proclamato in zona gialla prima di Natale, ora passerà formalmente nella fascia più a rischio: i ricoveri sono al 20,2% in area medica e al 16,2% in rianimazione. Leggermente più bassa l’incidenza nel Lazio, ma le soglie dei ricoveri sono state superate: 17,6% in area non critica e 12,6% in terapia intensiva. Anche in Sicilia l’incidenza è più bassa ma i ricoveri sono al 20,3% e all’11%, quindi oltre le soglie.

Le altre regioni che rischiano la zona gialla

Non dovrebbero passare in zona gialla dal 3 gennaio, ma sono ugualmente a rischio per le settimane successive, anche altre regioni. A partire dall’Emilia-Romagna che si attesta al 14,8% e al 13,6%, quindi poco al di sotto del limite per i ricoveri in area medica.

Preoccupa la situazione dell’Umbria, con un’incidenza vicina ai 1.500 casi ogni 100mila abitanti e ricoveri al 18,4% in area non critica, ma ancora al di sotto della soglia per le terapie intensive. A rischio anche l’Abruzzo (13% e 12%), la Campania (16% e 7%) e la Toscana (12% e 13%), regioni in cui l’incidenza è in netto aumento.

Quali regioni sono vicine alla zona arancione

Non solo la zona gialla, perché ci sono regioni che sono vicine alla zona arancione e rischiano di passare nella fascia con più restrizioni già dal 10 gennaio. Si entra in zona arancione con il 30% di ricoveri in area medica e il 20% in rianimazione. La regione più vicina al limite è la Liguria: 28,3% e 19%. Ma rischia anche la Calabria: 29,3% e 16,6%.

Sempre invece andare meglio in altre regioni inizialmente a rischio come il Friuli-Venezia Giulia (ora 22% e 14,8%), il Veneto (18,9% e 16%), ma anche le province di Bolzano e Trento dove l’aumento sembra non essere ingente negli ultimi giorni, ma pur restando con valori a rischio.

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