Il Piemonte anticipa la zona gialla: le nuove restrizioni, a partire dalla mascherina all’aperto, scatteranno già dal 24 dicembre, prima di Natale. Ma quali sono gli altri territori a rischio?
Il Piemonte anticipa la zona gialla. Già dal 24 dicembre, prima di Natale, la regione entrerà in zona gialla e ristabilirà l’obbligo di mascherine all’aperto sulla base di quanto ordinato dal presidente Alberto Cirio.
La zona gialla a Natale sarà in vigore in quasi metà delle regioni italiane considerando che anche Friuli-Venezia Giulia, Bolzano, Calabria, Liguria, Marche, Trento e Veneto sono entrate nella fascia con maggiori restrizioni rispetto alla bianca. Nel Lazio, inoltre, dal 23 dicembre è stato introdotto l’obbligo di mascherine all’aperto (ovvero la principale differenza tra zona bianca e gialla).
Il Piemonte ha deciso di anticipare l’ordinanza del ministero della Salute, Roberto Speranza, attesa per venerdì 24 dicembre e che dovrebbe determinare in passaggio in giallo a partire da lunedì 27 dicembre. L’obiettivo del presidente Cirio è quello di mettere in sicurezza i cittadini già in questo weekend di festa.
Le regioni in zona gialla a Natale
Dal 20 dicembre sono già sette i territori in zona gialla e che quindi passeranno il Natale con l’obbligo di mascherine all’aperto e altre minime restrizioni. Il Friuli-Venezia è stata la prima regione a entrare in zona gialla, seguita da Bolzano e Calabria.
Dal 20 dicembre le restrizioni sono scattate anche in Liguria, Marche, Veneto e per la provincia di Trento. Peraltro in Veneto le regole saranno leggermente diverse con quella che viene definita una zona gialla rafforzata.
Piemonte anticipa la zona gialla: restrizioni dal 24 dicembre
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha annunciato che sta già lavorando a un’ordinanza con l’obiettivo di anticipare a venerdì 24 dicembre l’entrata in zona gialla. D’altronde, spiega Cirio, il Piemonte sarebbe ugualmente destinato a entrare in giallo da lunedì considerando i dati degli ultimi giorni.
Cirio spiega che domani discuterà di questo provvedimento incontrando in Regione anche il sindaco di Torino, i prefetti, i presidenti di provincia e il Miur. Attualmente l’occupazione dei posti letto in ospedale in area Covid è al limite: siamo al 10% per le terapie intensive (raggiunta quindi la soglia massima) e al 14% per i ricoveri in area medica (il tetto da non far scattare è quello del 15%).
Chi rischia la zona gialla dal 27 dicembre
A rischiare il passaggio in zona gialla dal 27 dicembre non c’è solo il Piemonte. Ricordiamo che si perde la zona bianca quando l’incidenza dei casi è superiore ai 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, l’occupazione dei posti letto in rianimazione è superiore al 10% e quella nei reparti ordinari al 15%. I dati decisivi saranno quelli di giovedì sera, analizzati dalla cabina di regia il 24 dicembre.
Tra le regioni a rischio c’è l’Emilia-Romagna con il 12% di posti occupati sia in intensiva che nei reparti non critici. Vicinissima alla soglia anche il Lazio: entrambi i valori sono al 14%. A rischio la Lombardia che ha superato la soglia delle intensive (è all’11%) e si avvicina al limite anche nei reparti ordinari (13%).
Occhi puntati anche sulla Sicilia con l’8% di ricoveri in intensiva e già il 15% nei reparti ordinari Covid. Non dovrebbe rischiare il passaggio in giallo per Capodanno, ma è da tenere d’occhio per le prossime settimane, anche l’Abruzzo: qui è stato raggiunto il limite delle intensive (10%) ma c’è ancora margine sui reparti non critici (al 10%).
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