In Italia i contagi continuano a salire, con la variante Omicron ad aggravare la situazione. Ecco le regioni a rischio zona gialla e arancione lunedì 27 dicembre.
In Italia i contagi da Covid-19 continuano ad aumentare, con un’impennata del 40%. Da oggi, 20 dicembre, entrano in zona gialla la Liguria, la provincia autonoma di Trento, il Veneto e le Marche. Queste regioni vanno ad affiancarsi al Friuli Venezia Giulia (in zona gialla dal 29 novembre), alla provincia autonoma di Bolzano (che ha effettuato il passaggio di colore il 6 dicembre) e alla Calabria in zona gialla dalla scorsa settimana (13 dicembre).
Ad aggravare la situazione, l’arrivo della variante Omicron. Per frenare la corsa del virus nel periodo delle feste di Natale si inizia a parlare, dunque, di possibile coprifuoco per i no vax e lockdown. Prevista per giovedì 23 dicembre la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi. Ma quali sono le regioni che potrebbero passare in zona gialla e arancione lunedì 27 dicembre? Entriamo nel dettaglio.
Le regioni a rischio zona gialla e arancione lunedì 27 dicembre
In Italia i contagi da Covid-19 continuano ad aumentare. Il bollettino di ieri, domenica 19 dicembre 2021, ha registrato 24.259 nuovi positivi a fronte di 566.300 tamponi (sabato 18 dicembre erano stati 28.064 su 697.740 test). Come riporta il ministero della Salute, i decessi sono stati 97, i guariti 9.403. Sono aumentati gli ingressi in terapia intensiva (+13) e i ricoveri nei reparti ordinari Covid (+150). Il tasso di positività è salito al 4,3% (era 4%).
A pochi giorni dal Natale, il governo Draghi pensa a nuove restrizioni come un possibile coprifuoco per i no vax nel periodo delle feste. Il virologo Pregliasco ha parlato anche di lockdown chirurgici in aree a rischio.
Intanto, la prossima settimana alcune zone d’Italia potrebbero effettuare il passaggio di colore. Tra le regioni «osservate speciali» c’è la Lombardia, con il 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva (il limite per il passaggio in zona gialla) e il 12% nei reparti ordinari (la soglia massima è 15%). L’incidenza è di 324,51 ogni 100 mila abitanti. La Lombardia ha registrato un aumento di casi del 66%.
A rischio anche il Lazio che al momento registra il 12% dei letti in terapia intensiva occupati e il 13% in area non critica. L’incidenza è di 259,82 casi ogni 100 mila abitanti.
Anche l’Emilia Romagna potrebbe effettuare un passaggio di colore. La regione presieduta da Stefano Bonaccini ha un tasso di occupazione delle terapie intensive del 12% e dei reparti ordinari dell’11%. L’incidenza è di 339,80 ogni 100 mila abitanti.
Al momento l’unica regione a rischiare l’arancione nelle prossime settimane è il Friuli Venezia Giulia. Le soglie per il passaggio nella fascia d’allerta più alta sono 20% terapie intensive e 30% reparti ordinari. La regione presieduta da Massimiliano Fedriga è al 19% per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in area critica e al 22% (quindi ancora distante) per l’area medica. Con un’incidenza di 404, 42 casi ogni 100 mila abitanti.
Le regioni già in zona gialla
Al momento, le regioni già in zona gialla sono 7: Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano, Calabria e da oggi 20 dicembre Liguria, provincia autonoma di Trento, Veneto e Marche.
Le soglie d’allerta per il passaggio in zona gialla sono tasso di occupazione delle terapie intensive al 10% e dei reparti ordinari al 15%. L’incidenza superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti.
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