Non era mai accaduto che la somma del rendimento di azioni e bond sovrani statunitensi fosse inferiore al tasso di inflazione.
La società di brokeraggio JonesTrading in una recente nota ha sommato il tasso che misura l’andamento degli utili delle società facenti parte dello S&P500 ed il rendimento dei decennali Usa.
Questo “rendimento totale”, che è stato chiamato il “Reverse Fed Model”, all’inizio della rilevazione statistica, nel 1960, si attestava in quota 10%. Quasi 20 anni dopo ha raggiunto un picco di poco sotto i 30 punti percentuali iniziando una discesa costante che lo ha riportato sotto quota 10%.
Attualmente, il Reverse Fed Model si attesta al 7,2%, un livello minore rispetto al 93% delle rilevazioni finora effettuate.
Tasso di inflazione supera il Reverse Fed Model
Come è possibile vedere dal grafico, che confronta il Reverse Fed Model ed il tasso di inflazione Usa, queste due grandezze si sono sempre tenute a debita distanza, registrando un andamento sostanzialmente simmetrico.
Ora, per la prima volta, il tasso di inflazione, all’8,5%, è maggiore della somma tra rendimenti in termini di utili offerti dalle società facenti parte dello S&P500.
Reverse Fed Model. Fonte: Bloomberg
“Storicamente -ha detto Michael O’Rourke, chief market strategist di JonesTrading- gli investitori sono stati più abili a ri-prezzare azioni ed obbligazioni per garantire un premio di rischio”.
Le cause
La ragione che sta favorendo questo atteggiamento, ha proseguito l’esperto, è dovuta al fatto che “il mercato ritiene che la Fed capitolerà al primo segnale di indebolimento dei prezzi degli asset”.
Già su di giri per un tasso di inflazione che sta sfuggendo di mano, la normalizzazione della politica monetaria da parte della Federal Reserve si rende tanto più urgente, nei prossimi due meeting il costo del denaro è destinato ad aumentare di mezzo punto percentuale alla volta, a seguito del rialzo dei prezzi di praticamente tutte le commodity dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
In un simile contesto, i mercati azionari ed i prezzi dei bond sono stati spinti violentemente al ribasso: al 4,4% il rendimento in termini di utili delle società dello S&P500 fa segnare il livello minore degli ultimi decenni, segno che le valutazioni sono andate troppo in là (ma anche che ci sono diverse aziende la cui valutazione non è ancora sostenuta dai fondamentali).
Nonostante si attesti ai massimi da tre anni, al 2,8% il rendimento dei decennali statunitensi è meno della metà rispetto alle medie storiche.
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