Riforma canone Rai, cosa accadrà in futuro a chi possiede Pc e tablet?

Patrizia Del Pidio

31 Luglio 2023 - 19:22

Nell’agenda del governo spicca la riforma del canone Rai che dovrebbe finalmente uscire dalla bolletta dell’energia elettrica, ma potrebbe cambiare anche la natura del balzello.

Riforma canone Rai, cosa accadrà in futuro a chi possiede Pc e tablet?

Ormai si parla da mesi del fatto che il canone Rai debba uscire dalla bolletta dell’energia elettrica, ma il dibattito ora verte anche sulle regole di pagamento che potrebbero cambiare e legare il costo non più al possesso di un apparecchio televisivo ma all’utenza telefonica. Si tratterebbe di un cambiamento al passo con i tempi o dell’ennesima ingiustizia per costringere a pagare l’odiato canone anche da chi oggi, non possedendo una Tv, non lo paga?

Sicuramente le nuove tecnologie permettono di vedere programmi televisivi anche attraverso il pc, il tablet e lo smartphone. E allargando la platea di coloro che contribuiscono al finanziamento del servizio pubblico, secondo il Ministero, si riuscirebbe a ridurre anche l’importo annuo dovuto. Oggi, infatti, la tassa annuale è pari a 90 euro, suddivisa in dieci mensilità da 9 euro l’una e addebitate direttamente nella bolletta dell’energia elettrica.

Detenzione apparecchi televisivi per il presupposto del canone Rai

Fino a ora il presupposto per ilpagamento del canone Rai è sempre stato legato al possesso di un apparecchio atto a ricevere programmi televisivi. Possesso, quindi, e non reale utilizzo. Il canone è dovuto anche da chi possiede un televisore ma non lo guarda, solo per il fatto di averlo in casa.

E la cosa non è stata mai gradita ai cittadini italiani.
Le cose in futuro potrebbero cambiare, ma non è detto che il cambiamento sia in meglio visto che si vuole legare il pagamento alle utenze telefoniche. Le ipotesi di riforma che si stanno studiando, però, sono più di una. Cerchiamo di capire come potrebbe cambiare la riscossione del canone Rai nel prossimo futuro.

Riforma del canone Rai

Sul tema del canone Rai le proposte sono diverse e proprio per questo è stato istituito un tavolo apposito per le consultazioni, che dovrà definire non solo le novità, ma anche le tempistiche e l’attuazione delle stesse.

La cosa che più spaventa i contribuenti è proprio il fatto che potrebbe cambiare il presupposto impositivo del canone Rai e che questo possa essere, in qualche modo, allargato legandosi all’utenza telefonica.

Se il canone dovesse lasciare la bolletta elettrica per legarsi, però, alla detenzione di smartphone, pc e tablet (ovvero tutti gli strumenti che consentono di guardare i programmi televisivi) tutti gli italiani sarebbero chiamati al pagamento.
Pagare tutti significherebbe pagare meno

Anche se non tutti potrebbero essere d’accordo con una simile scelta, allargare la platea di coloro che pagano il canone Rai significherebbe ridurre la spesa di ognuno perché, se ad oggi 21 milioni di italiani versano il balzello, è da considerare che le utenze telefoniche attive sono 107 milioni.

Come si pagherà il canone Rai?

Ovviamente di queste utenze telefoniche, molto probabilmente, ce ne sono diverse in ogni nucleo familiare (ma probabilmente anche la stessa persona potrebbe averne intestata più di una) e la cosa potrebbe voler dire che un nucleo familiare si potrebbero trovare a pagare cifre più alte di quelle odierne. Ma il Ministro e il governo hanno assicurato che si farà in modo che nessuno si trovi a pagare un balzello più alto di quello che si versa oggi.

Ovviamente resta tutto da vedere e da comprendere non appena si deciderà come procedere all’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica per rispondere positivamente alle richieste avanzate dalla Commisione Ue (onere improprio). Il modo di riscossione che si troverà in sostituzione dovrà essere altrettanto sicuro per evitare che gran parte dei contribuenti tornino a evadere il pagamento del canone come accadeva prima di inserirlo nella bolletta dell’energia elettrica.

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