Presentati in conferenza stampa i due nuovi provvedimenti di riforma fiscale,occhi puntati su semplificazione del processo tributario e adempimento collaborativo con compliance.
Il Governo è pronto a licenziare 2 ulteriori decreti legislativi attuativi della riforma fiscale e le novità introdotte riguardano il contenzioso tributario e l’adempimento collaborativo, o compliance, le nuove regole sono state presentate dal vice ministro Maurizio Leo nel corso della conferenza stampa del 16 novembre 2023 che segue il 59° Consiglio dei Ministri del Governo Meloni.
Ecco le novità introdotte con la riforma del contenzioso tributario e la nuova compliance.
Riforma dei processo tributario, i tratti salienti
L’obiettivo della riforma del processo tributario è smaltire il carico del contenzioso pendente in particolare davanti alla Corte di Cassazione. Il primo passo per lo snellimento è rappresentato dalla digitalizzazione con udienze e atti processuali che sfruttano il canale digitale e con una serie di misure a vantaggio dei contribuenti, tra cui la possibilità di partecipare a distanza alle udienze.
Il vice-ministro Maurizio Leo in conferenza stampa ha sottolineato che tra le novità introdotte vi è la possibilità di ottenere la sospensione di atti dell’amministrazione finanziaria esecutivi ordinata, su ricorso, dal giudice tributario.
Un’altra importante novità è la possibilità di conciliazione davanti alla Corte di cassazione che invece oggi è preclusa.
Il decreto legislativo prevede anche una semplificazione delle udienze. Attualmente al termine delle udienze non vi è comunicazione del dispositivo creando così lungaggini, con le nuove regole il dispositivo deve essere reso al termine delle udienze e comunque non oltre 7 giorni. Entro 30 giorni deve poi essere emessa la sentenza. I provvedimenti adottati dovranno, inoltre, essere caratterizzati da sinteticità e chiarezza.
La sentenza sarà semplificata in caso di:
- manifesta fondatezza;
- inammissibilità;
- improcedibilità;
- infondatezza del ricorso.
Cioè nel caso in cui si tratti di provvedimento di rito non si entra nella trattazione del merito della questione. Trattazione semplificata anche nel caso in cui sia palese l’esito della controversia.
Comunicazioni e notificazioni dovranno inoltre essere effettuate con Pec, quindi in modalità telematica con riduzione dei termini.
Adempimento collaborativo e compliance rafforzata con riduzione delle sanzioni
Il secondo provvedimento licenziato riguarda l’adempimento collaborativo che mira a creare un rapporto di collaborazione tra Fisco e contribuente senza però abbassare la guardia sulla lotta all’evasione fiscale.
Le imprese più strutturate con un ammontare dei ricavi fino a un miliardo di euro, limite che con il tempo sarà però ridotto, potranno presentare un monitoraggio del rischio fiscale certificato da parte di soggetti terzi, dovrà trattarsi di commercialisti, avvocati, esperti contabili iscritti all’albo e con un tasso di competenza elevato che certificheranno il rischio fiscale legato all’azienda.
Ne conseguiranno una serie di agevolazioni anche sul versante dell’accertamento fiscale con una riduzione dei termini, si elimineranno inoltre le sanzioni amministrative.
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