Riforma pensioni francese approvata, cosa prevede

Alessandro Nuzzo

16 Marzo 2023 - 18:39

Nonostante le incessanti proteste della maggior parte dei francesi la riforma delle pensioni tanto voluta da Macron è stata approvata senza passare dal voto parlamentare.

Riforma pensioni francese approvata, cosa prevede

La riforma delle pensioni in Francia tanto desiderata da Emmanuel Macron è stata approvata. A nulla sono valse le proteste di milioni di cittadini francesi mobilitati da settimane contro la decisione che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni.

Dopo l’ok del Senato con 193 favorevoli e 114 contrari, l’approvazione definitiva è arrivata senza passare dal voto dell’Assemblea nazionale dove i numeri erano in bilico. Tutto questo grazie alla decisione di Macron di utilizzare l’articolo 49.3 della Costituzione che prevede l’approvazione di una legge senza voto.

Macron doveva decidere se sottoporre il suo progetto di punta al voto dell’Assemblea o approvare la legge direttamente grazie all’articolo della Costituzione. Dopo una lunga consultazione il presidente francese ha optato per la seconda opzione decidendo di non rischiare visto che i numeri nella camera più bassa francese erano in bilico. Si tratta di un meccanismo completamente legittimo usato già altre 9 nove in questa legislatura e decine di volte in passato. Il problema ora però diventa politico con i partiti d’opposizione che hanno già dichiarato che presenteranno mozioni di censura.

Marine Le Pen ha giudicato la decisione di Macron di usare l’articolo 49.3 un «fallimento totale». Il leader del partito socialista francese, Olivier Faure ha invece dichiarato: «Quando un presidente non ha una maggioranza nel Paese, non ha una maggioranza all’Assemblea Nazionale, deve ritirare il suo progetto. L’Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente».

È improbabile ma non impossibile che una di queste mozioni raggiunga la maggioranza e costringa l’attuale governo capitanato da Elisabeth Borne a dimettersi con Macron che dovrebbe nominare un nuovo primo ministro e un nuovo esecutivo.

Cosa prevede la riforma delle pensioni francese

Perché la riforma delle pensioni è vista in così malo modo dai cittadini francesi? Si tratta di un’idea che il presidente Macron tenta di portare a compimento da diversi anni, potremmo considerarla il progetto di punta della sua seconda legislatura. Il progetto punta a ridurre e a rendere più sostenibile il sistema previdenziale d’oltralpe che secondo le previsioni potrebbe andare in tilt nel 2020 con un deficit di 20 miliardi.

Per questo la prima stretta riguarda l’innalzamento dell’età pensionabile che dagli attuali 62 passerà a 64, un anno in meno rispetto all’idea iniziale che prevedeva l’innalzamento a 65 anni. Il primo ministro Borne nel spiegare le ragioni dell’aumento disse che «i francesi dovranno lavorare di più perché vivono di più» e i contributi dei lavoratori secondo le regole attuali non riescono più a pagare le pensioni di chi ha smesso.

Ma la riforma non riguarda solo l’aumento dell’età pensionabile perché prevede anche una stretta sulle cosiddette pensioni speciali. Esse riguardano intere categorie di lavoratori tra cui gli ex dipendenti della Ratp (la rete di trasporti della capitalem ndr), di elettricità e gas, della Banca di Francia e del Consiglio economico, sociale e ambientale. Privilegi che secondo Macron devono finire per portare il sistema previdenziale su un unico livello per tutti i francesi, ad eccezione dei lavori usuranti. La pensione minima salirà a 1.200 euro al mese.

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